Capitale italiana della cultura - BARI / il progetto
Il progetto avanzato da Bari si snoda lungo un anno, come in altre città candidate, attraverso una rassegna che racchiude circa 300 tra eventi, performance,
mostre, laboratori e concerti distribuiti in ogni quartiere della città,
coinvolgendo l’intera cittadinanza, dal centro alle periferie. Ma soprattutto il dossier prevede per l’occasione la realizzazione di “tre miracoli” da
realizzare e portare in dote alla città del futuro: la candidatura del culto
nicolaiano come patrimonio transnazionale immateriale dell'UNESCO; la Fiera del Libro che si
terrà annualmente dal 2022 a Bari, in Fiera del Levante, nei mesi autunnali; il completamento della più grande biblioteca pubblica del Sud Italia presso
l’ex compendio della Caserma Rossani.
UNESCO riconosce come elemento candidabile a
divenire “patrimonio culturale immateriale” nella Lista Rappresentativa del
Patrimonio Culturale immateriale (Representative List of the Intangible
Cultural Heritage of Humanity), un elemento che contribuisca a garantire
visibilità e consapevolezza del significato di patrimonio culturale
immateriale, per il
quale siano in corso misure di salvaguardia per tutelarne e promuoverne la
vitalità.
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Il culto nicolaiano secondo gli organizzatori rispecchia queste caratteristiche. L’UNESCO
ha fino ad oggi riconosciuto come Patrimonio Immateriale 549 elementi in 127
Paesi del mondo e gli elementi italiani iscritti sono attualmente 12 tra cui
l’opera dei Pupi siciliani, l’alpinismo, la transumanza, la dieta mediterranea
(comprendente oltre all’Italia anche Cipro, Croazia, Grecia, Marocco, Spagna e
Portogallo), i muretti a secco, l’arte dei pizzaioli napoletani.
La seconda idea-forza del dossier è quella organizzare in
autunno una grande fiera editoriale del Sud a Bari, presso la Fiera del
Levante. Un evento culturale di respiro nazionale, caratterizzato sulle
letterature e realtà editoriali del Mediterraneo, dei Balcani, dell’Europa
orientale e del vicino e lontano Oriente, che valorizzi la tradizione
editoriale della città e sia nel tempo un potente attrattore
nazionale.
Nel 2022, infine, Bari si prepara ad inaugurare, nel cuore della città, la Biblioteca Rossani: la più grande biblioteca pubblica del Mezzogiorno, che sorgerà dentro un parco urbano ricavato nel complesso ex militare della Caserma Rossani. Uno spazio bibliotecario di 2.500 mq a scaffale aperto, ospitato in una struttura architettura contemporanea, creata dentro la cornice più ampia di un complesso militare riconvertito a polo ambientale, culturale, dell’educazione e dell’arte e concepito come piazza del sapere, aperto agli usi multimediali di una moderna community library (spazi per lettura, prestito, emeroteca, fonoteca, reading e laboratori, co-working). Per dirla con Antonella Agnoli, progettista e componente del comitato scientifico BARI2022, una biblioteca in dialogo permanente con la città, spazio flessibile, centro di riflessione e di condivisione, nodo centrale di una rete più ampia di altre istituzioni e realtà culturali.
*MADDALENA TULANTI (Napoletana, ha fondato nel 2000 e diretto fino al 2015 il Corriere del Mezzogiorno Puglia, dorso locale del Corriere della Sera, dopo essere stata capo redattore e corrispondente da Mosca per L’Unità. Oggi è editorialista di Telebari, la prima tv della città di Bari dove vive quando non si occupa dei suoi ulivi a Ostuni. Laureata in Russo con il massimo dei voti presso l’Orientale di Napoli è appassionata di politica internazionale e di geografia e lettrice avida e curiosa di ogni genere letterario. E’ separata, non ha figli, ha tre gatti e una splendida e geniale nipote)
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