Albania - Kosovo 6) Da Theth al lago di Scutari

testo e foto di LUISA PECE*


A Theth l’aria era pungente, le montagne piene di colori, un cielo bluissimo, ma bisognava proseguire. Circa 80 chilometri, mettendo però in conto un paio d’ore per arrivare. La strada è tortuosa ma la vista vale sicuramente la pena, come dimostra questo piccolo “reportage” prevalentemente fotografico.


Picture1 FILEminimizerjpg

 Picture2png

 Picture3 FILEminimizerpng

 Picture4png


Picture5 FILEminimizerjpg


E finalmente avvistiamo il lago di Scutari, blu intenso, acque calme, cormorani e un pellicano che svolazzano qua e là. Ottimo pranzo con vista sul lago.

 Picture9png

 

Un giro a piedi per la città, in attesa di visitare la Fototeca Marubi. Purtroppo, avevo sbagliato l’orario e la fototeca, quando sono arrivata, stava per chiudere. Per fortuna l’avevo già visitata un paio di volte negli anni passati. È un vero gioiello della cultura albanese, inserito nel Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. La si incontra passeggiando per la vivacissima strada pedonale al centro di Scutari, da dove si occhieggiano i campanili della cattedrale ortodossa e di quella cattolica.

Le radici di questo Museo della Fotografia, con un archivio ricchissimo (solo in piccola parte esposto), sono nostrane in quanto il primo Marubi era un italiano, piacentino per la precisione, che, essendo tra i sospettati dell’omicidio del Duca di Parma, nel 1854 si rifugiò in Albania, dando vita a una vera e propria dinastia di grandi fotografi. Il Museo ospita molte interessanti mostre fotografiche, oltre a tutta una serie di seminari per ragazzi delle scuole superiori in tema di storia dell’arte, fotografia, disegno e tutto ciò che ha a che fare con le arti figurative. Se vi trovate a Scutari, non perdetelo, è veramente una chicca.


MarubiJPG

(Il museo Marubi      foto dal sito ufficiale)


Dato che il Museo stava chiudendo, perché non fare una bella chiacchierata in un misto inglese/italiano/francese con la signora che stava alla cassa, in perfetto stile albanese? Detto fatto.

Nel frattempo, mi ero resa conto che avevo un disperato bisogno di un parrucchiere. Chiedo lumi e vengo genericamente indirizzata alla via che incrocia in fondo la strada pedonale. Essendomi regolarmente persa, trovo una signora a cui indico i miei capelli e dico “Parrucchiera?”. La signora, deliziatissima, comincia a parlare in italiano raccontandomi praticamente tutta la sua vita e informandomi con dovizia di particolari che suo figlio lavora a Roma e lei adora l’Italia eccetera eccetera. Mi lascia trionfante sulla soglia del negozio della parrucchiera. Entro e provo a spiegare cosa voglio. La parrucchiera non sa né inglese né italiano e il mio albanese è ancora troppo povero per raffinatezze tricologiche. Ma ecco il lampo di genio: la parrucchiera ha una figlia che vive a Prato da diversi anni e cosa c’è di più piacevole di una messinpiega in videoconferenza? Una cascata di ricciolini per un totale di 4 euro.


the-mosque-429119_960_720jpg

(La Moschea di Scutari     foto da pixabay)


Un paio d’ore di passeggiata e piccolo shopping, ottima cena in un ristorantino un po’ fuori mano e ci si avvia al meritato riposo, dato che la mattina dopo avremmo dovuto fare una levataccia.

Passo la notte praticamente in bianco per un fastidiosissimo suono che non riuscivo a capire cosa fosse. La mattina alle cinque, alzatami per tempo, apro la finestra e proprio lì sotto, visibile dal 5° piano di un albergo a cinque stelle in pieno centro a Scutari, c’era uno spiazzetto di erba verde illuminato a giorno da un grande faro dove razzolavano sei-sette galline e uno stramaledetto gallo tronfio e impunito. Per fortuna mi è venuto da ridere ….


LEGGI LA PRIMA PUNTATA   La laguna di Patok

LEGGI LA SECONDA PUNTATA  Il santuario di Kisha e Shen Ndout

LEGGI LA TERZA PUNTATA Verso le faggete del Parco di Theth

LEGGI LA QUARTA PUNTATA L'Occhio blu

LEGGI LA QUINTA PUNTATA  Le Torri e il Kanun



*LUISA PECE (nata a Bologna tanto tempo fa, malata di adolescenza senile, appassionata viaggiatrice, attrice per diletto, un passato lavorativo tra i libri - Il Mulino - , poliglotta, curiosa come un gatto rosso)


clicca qui per mettere un like sulla nostra pagina Facebook
clicca qui per rilanciare i nostri racconti su Twitter
clicca qui per consultarci su Linkedin
clicca qui per guardarci su Instagram
clicca qui per iscriverti alla Newsletter