Albania-Kosovo 4) L'occhio blu di Theth

di LUISA PECE*

Ora siamo a Theth,  e la nottata è stata movimentata dal fatto che l’erogazione dell’energia elettrica in quella zona (e in altre zone dell’Albania, nonostante la presenza di numerose centrali idroelettriche costruite durante il regime, dopo il regime e in costruzione attualmente: all’inizio di ottobre 2021 il premier Edi Rama ha dichiarato lo stato di emergenza per l’approvvigionamento energetico) è abbastanza fantasiosa, con conseguenze su normale illuminazione, riscaldamento, rifornimento idrico, per cui a tratti sembrava di vivere in un film soft-horror: luci che si accendevano all’improvviso, aspiratori del bagno che si mettevano rumorosamente a ronzare, l’aria condizionata che partiva a razzo. Ma siamo sopravvissuti. A colazione, la mia richiesta di un cappuccino e di una fettina di pane con un po’ di marmellata (ottime le marmellate e il miele albanesi) ha mandato nel panico più totale i due titolari dell’albergo, che si preoccupavano del fatto che io non mi nutrissi a sufficienza, dato che la colazione normale è questa – nella foto mancano i cetrioli:  

Picture1png


Risolto il problema nutrizionale, siamo partiti in fuoristrada verso Syri i Kaltër, ovvero Occhio Blu, un laghetto di acqua purissima alimentato da una sorgente. Di queste meraviglie naturali ne esistono due, uno vicino a Saranda, nel sud e uno, appunto, nella zona di Theth. Quello di Saranda è molto profondo e molto più blu ma questo, richiedendo una escursione con 350 metri di dislivello, è meno facile da raggiungere, più “romantico”. Il percorso per arrivarci è uno dei più frequentati dagli appassionati di trekking. 


Picture2png


  Da Theth, di buon passo, ci vogliono circa tre ore per arrivare alla polla d’acqua. Noi abbiamo coperto metà del percorso in auto, guadando ruscelli, attraversando canyon di rara bellezza, superando affossamenti dove un TIR si perderebbe, mettendo a dura prova gli pneumatici. Abbiamo parcheggiato in un grande spiazzo di ciottoli bianchi, con alcuni edifici di sasso cadenti, tra cui uno, a suo modo fascinoso, forse una ex scuola, che durante il regime veniva utilizzato come magazzino, deposito di armi, caserma. Il panorama è grandioso.

  Picture4png

 

Da lì è iniziata l’avventura: un’ora di percorso lungo un sentiero immerso in un bosco, mai più largo di un metro, con uno strapiombo alberato da cui si intuiva lo scorrere dell’acqua giù in basso, tra sassi scivolosi, uccelli che ci volavano davanti alla faccia, salite ripidissime su rocce mobili, ciclamini a profusione, bacche edibili, meline selvatiche asperrime e buonissime, funghi profumati, ragazzi in pedule con zaini enormi che ci superavano senza fatica, turisti esausti, e segni inequivocabili del passaggio di cervi, capre, specie equine, forse qualche orso. Nel complesso una faticaccia meravigliosa e divertente. Si arriva poi a un ponte di legno su una piscina naturale con acqua che sembra vetro, che io ritenevo fosse la meta agognata (purtroppo non sono riuscita a scattare neanche una foto di quel punto del percorso), ma mi ero illusa. Altri dieci minuti di cammino e finalmente l’Occhio Blu si è palesato in tutta la sua bellezza. La foto purtroppo non rende l’intensità del blu, ma vi assicuro che è spettacolare e ripaga della scarpinata.


 Picture5 FILEminimizerpng

 

Il ritorno è stato agevole e rientrando a Theth le montagne non ci hanno deluso.  Theth poi mi riservava altre sorprese, che meritano un racconto dedicato…

 

LEGGI LA PRIMA PUNTATA   La laguna di Patok

LEGGI LA SECONDA PUNTATA  Il santuario di Kisha e Shen Ndout

LEGGI LA TERZA PUNTATA Verso le faggete del Parco di Theth



*LUISA PECE (nata a Bologna tanto tempo fa, malata di adolescenza senile, appassionata viaggiatrice, attrice per diletto, un passato lavorativo tra i libri - Il Mulino - , poliglotta, curiosa come un gatto rosso)


clicca qui per mettere un like sulla nostra pagina Facebook
clicca qui per rilanciare i nostri racconti su Twitter
clicca qui per consultarci su Linkedin
clicca qui per guardarci su Instagram
clicca qui per iscriverti alla Newsletter