Waste watcher report, gli italiani sprecano meno e temono la crisi climatica

di REDAZIONE

Il cambiamento del clima potrebbe diventare una crisi grave quanto il covid-19: è l’opinione prevalente fra gli italiani (fascia 71/80%) secondo il Rapporto “A global glance” di Waste Watcher International Observatory (fonte: Ipsos Global Advisor, Earth Day 2020).

Il rapporto si è concentrato sugli scenari globali del pianeta consultando un campione statistico transnazionale in occasione della Ottava giornata di prevenzione dello spreco alimentare (in calendario domani, venerdì 5 febbraio). In questa classifica del "pessimismo" gli italiani sono preceduti solo da cinesi, indiani e messicani (81-84 %) e sono in compagnia di Francia, Spagna, Giappone e Brasile. Meno preoccupati statunitensi, canadesi e australiani (59/64%), mentre in Germania, Russia e Gran Bretagna l'opinione più allarmata è condivisa  dal 65/70% dei cittadini. 

 

                                                         I RAPPORTI

(Waste Watcher International Observatory-Università di Bologna-Last Minute Market su dati IPSOS)

LEGGI QUI: EMERGENZA CLIMATICA E COVID

LEGGI QUI: GLI ITALIANI E LO SPRECO

L'altro rapporto di Waste Watch riguarda lo spreco nazionale alimentare. Qui si intravede una conseguenza "positiva", per così dire, della pandemia e del lockdown, e una maggiore "risparmiosità" dei connazionali. Si spreca meno di prima. Ma in ogni caso  sulla settimana lo spreco alimentare medio individuale è di 529,3 grammi. La top five degli alimenti più sprecati è: frutta fresca 32,4 grammi;  insalate 22,8 grammi; pane fresco 22,3 grammi; verdura 22,2 grammi;  cipolle, aglio e tuberi 21,8 grammi.    Il rapporto illustra poi le consuete differenze fra Sud (più sprecone) e centro-nord, fra città e piccoli centri, tra famiglie con figli e senza figli. 

Fermare lo spreco sarà il tema del dibattito in streaming su piattaforma digitale previsto per domani alle 11,30 per iniziativa della campagna Spreco Zero di Last Minute Market con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e degli Affari Esteri, del World Food Programme Italia, di ANCI e della rete di Comuni Sprecozero.net. Gli interventi programmati, istituzionali e non, saranno coordinati dal fondatore di Last Minute Market e della campagna Spreco Zero, l’agroeconomista Andrea Segrè. 


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