Voici le Tour, Francia in giallo per tre settimane

di ANGELO MELONE*

Il Tour, si sa, è un pezzo della storia nazionale francese. Inutile fare paragoni: la Francia, per tre settimane, vive in giallo. E, se serve, “esporta”. Mi è capitato di essere due anni fa – era “pre Covid” – in una Bruxelles che avrebbe ospitato la partenza in onore di Eddy Mercks, e la città era invasa da mostre, bici storiche e bandiere ovunque fino a essere sovrastata da un “Arco di Trionfo” giallo realizzato solo con biciclette. Ma, soprattutto, ho visto la meraviglia di Mont Saint Michel, nel 2016, esporre con eleganza il giallo per annunciare – di lì a poco – il primo colpo di pedale all’ombra della sua rocca.

E’ dalla vicina Bretagna che si parte quest’anno. Da Brest, che evoca leggende, canzoni e marinai ma anche passione per la bici (qui è nato, tra gli altri, il grande Bernard Hinault, e Brest è il “giro” di boa della regina delle randonnée, la Parigi-Brest-Parigi). 184 partecipanti e 23 squadre al via: alle 19 formazioni WorldTour invitate di diritto, si aggiungono la Alpecin – Fenix che si è conquistata la partecipazione grazie ai risultati della passata stagione, e tre “invitate”: Arkéa – Samsic, B&B Hotels p/b KTM e Total Direct Energie.

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Questo il Tour per appassionati e curiosi. Ma, come dicevamo, nelle tre settimane si va ben oltre la gara. Il Tour è stato il soggetto o lo scenario di mille storie, scritti, canzoni ed emozioni sociali raccontate quasi più che per qualunque altra manifestazione sportiva. Foglieviaggi – come ha fatto per il Giro d’Italia svelando giorno per giorno i luoghi delle tappe – lo accompagnerà raccontando storie. “Appunti intorno al Tour” di Paolo Bellino, Paolo Branca, Giancarlo Brocci, Gino Cervi, Stefano Elmi, Marco Pastonesi, Andrea Satta, Giuseppe Smorto, Laura Gnocchi, Giovanni Battistuzzi,  Roberto Orlando, Gian Paolo e Timothy Ormezzano.  Si va dall’italiano che vinse in Francia ma mai nel nostro paese alla Bretagna raccontata in viaggio sulla sella, dalla musica e dai libri alle emozioni trasmesse da uno dei più grandi raccontatori di sempre della corsa gialla (lo hanno stabilito i francesi…) qual è stato Gianni Mura. E tanto altro ancora.

IL TOUR di FOGLIEVIAGGI

E comunque, per chi intanto si volesse orientare nella corsa, ecco qualche coordinata. Nella prima settimana – tra Bretagna, Loira e Borgogna – sarà una battaglia di squadre e velocisti. Poi si fa dura, con – in totale - sette tappe di alta e media montagna con tante altre storiche ascese, tra cui la doppia scalata al Mont Ventoux, il Col de Peyresourde, Col du Portet, per poi culminare con il Tourmalet.

Soprattutto qui si decideranno le sorti dei principali aspiranti al gradino più alto del podio sugli Champs-Elisée. A partire dal vincitore uscente Tadej Pogacar, che ha in squadra ad aiutarlo due diamanti come Rafal Majka e Davide Formolo. Si rinnoverà il duello all’ultima pedalata con il connazionale Primoz Roglic, che vorrà sicuramente riscattare la grande delusione della passata stagione, quando è stato superato dal giovane amico per pochi secondi nell’ultima cronometro che resta nella storia. Ma i due sloveni dovranno fare i conti soprattutto con una squadra (più che con un rivale): la formazione stellare della Ineos Grenadiers, talmente forte (con Richie Porte, Geraint Thomas, Richard Carapaz, Geoghegan Hart) che solo in gara si potrà capire chi è il vero capitano.


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E, ancora tra i tanti, Alejandro Valverde, Miguel Angel Lopez, Rigoberto Uran, il campione del mondo Julian Alaphilippe che avrà con sé tutta la Francia. Per finire con la grandissima incognita Chris Froome, che dopo il terribile infortunio di due anni fa ancora non è riuscito a riprendersi e tornare al livello dei suoi tanti trionfi.

Saranno solo 9 gli atleti azzurri, con l’obiettivo di portare a casa almeno qualche vittoria di tappa. In particolare il neo campione italiano Sonny Colbrelli, Davide Formolo e Vincenzo Nibali che cercherà di ritrovare la condizione che gli permetta di far parte della spedizione olimpica.


*ANGELO MELONE (Nato nel '56, giornalista prima a l'Unità poi a Repubblica. Ama fare molte cose. Tra quelle che lo avvicinano a questo sito: la passione per i viaggi, tanta bicicletta e i trekking anche di alta quota) 

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