Sila, nel vigneto più alto d'Europa
di FILIPPO VELTRI*
Si può fare il vino a 1400 metri sul
livello del mare? Sembra impossibile, ma la Sila ci regala un altro primato, dopo
quello della stazione ferroviaria più in alto in Europa. Dopo i binari di San
Nicola, tra Silvana Mansio e San Giovanni in Fiore ecco infatti i magnifici
vigneti di Cava di Melis, tra Longobucco, Rossano Acri e Corigliano. 1360 metri di quota appunto, record
europeo.
Protagonista è un giovane ingegnere, Emanuele J. De Simone, con padre madre e fidanzata: sfrutta ciò che all'apparenza potrebbe sembrare un limite ma che in realtà è una risorsa, cioè le rigide temperature invernali della Sila, dove si arriva anche a - 20°, per produrre dell'ottimo vino rosso, bianco e rosato.
Nel 2008 De Simone impianta le prime 500 barbatelle,
inizialmente un campo sperimentale, che oggi conta 2 ettari di superficie. Chardonnay, Pinot Bianco, Gewurztraminer, Merlot, Cabernet Franc e
Cabernet Sauvignon le varietà, accuratamente scelte dopo aver effettuato lo
studio sperimentale, che continua ancora oggi, sul terreno, l’esposizione e la
resistenza delle piante.
L'azienda si trova a Cava di Melis, nel cuore del Parco Nazionale, il vigneto è immerso tra i larici ed ha una suggestiva vista sul lago Cecita.
I vini sono molto aromatici e fruttati, hanno un gusto pieno e persistente, caratteristiche accentuate dalle escursioni termiche tra il giorno e la notte durante il periodo estivo, che può raggiungere più di 30° di giorno e arrivare anche a 3° la notte.
*FILIPPO VELTRI (Nato a Cosenza nel 1954, è stato caposervizio ed inviato all’Unità, all’ Ansa responsabile della sede della Calabria, collaboratore di Repubblica e Sole 24 ore. Ha scritto fra gli altri “Braccianti in Calabria” e “Elezioni, come nascono le candidature”)
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