Sibari, il Parco archeologico fra abbandono e voglia di rilancio

di PAOLO VELTRI *

Nell’inverno del 2013 il sito archeologico di Sibari, a Cassano Jonio, venne travolto dal fiume Crati che dopo aver distruttO gli argini riempì di fango e detriti l’antica area della potente Sybaris, colonia magnogreca e, in epoche successive, centro ellenistico di Thurii e romano di Copia.

Con l’impegno di volontari, addetti del consorzio di bonifica e vigili del fuoco, si evitò il peggio; ma il territorio della Sibaritide, dopo quasi 10 anni, attende ancora il rilancio del Parco archeologico. E del Museo, che conserva la maggior parte dei reperti, tra cui il celebre Toro Cozzante, ritrovati dagli esperti nel corso degli scavi. Il rilancio è stato più volte invocato da dal sindaco di Cassano Jonio, Gianni Papasso, che ha denunciato (“spettacolo indecoroso”) l’abbandono di questo importante sito archeologico, gestito dal Ministero dei beni culturali, che vive una situazione complessa per la gestione dell’area perimetrale: il sistema di videosorveglianza è “in avaria”, e i continui allagamenti causati dalla pioggia richiedono l'uso di pompe ad hoc per assorbire le grandi quantità di acqua depositate nel sito.

SIBARI 1jpg

Un quadro appunto non esaltante. E i dati forniti dall’ufficio di statistica del Mibact non fanno che confermare il calo dell’attrattività del parco e del museo, che vivono come se non bastasse pure un problema cronico di personale. Il flusso in entrata nel 2019 è diminuito: 13 mila ingressi (rispetto ai 20 mila dell’anno precedente: - 35%), il che corrisponde al 3% delle persone che lo stesso anno hanno visitato in Calabria i luoghi culturali gestiti dal Mibact. Il giro d’affari regionale è di 800 mila euro nel 2019 e da Sibari arriva quasi il 3%.

“Rilanciare il Parco di Sibari? Cerchiamo di fare il massimo – dice il direttore del museo di Sibari, Filippo Demma– io sento la responsabilità di questo incarico e il ministero garantisce il suo supporto: da novembre 2020 ad oggi il direttore Massimo Osanna è stato tre volte in Calabria. Tra Sibari, Crotone e Cosenza. Forse negli ultimi 5 anni un direttore generale non era mai venuto qui. Questa è una notizia importante”.

toropng


Ci si chiede se la decisione del governo uscente di fornire di autonomia speciale il parco archeologico di Sibari possa significare una accelerazione del cammino di rinascita. “Mi sto rendendo conto che, parlando con i miei interlocutori, anche istituzionali, non è chiaro cos’è un parco autonomo”, afferma Demma, 49 anni, archeologo e un’esperienza rilevante in Campania al parco nazionale “Campi Flegrei” (che comprende l’area marina sommersa di Baia). “Oltre al compito di tutelare un determinato bene del ministero l’autonomia implica diventare un’impresa culturale – continua Demma – un istituto dotato di un proprio Cda e di un proprio bilancio che opera con i criteri di un’impresa. Questo presuppone nella sua mission il saper attrarre investimenti pubblici ma anche privati e stipulare accordi di partenariato".

Nel cda del museo c’è il presidente di Confindustria Cosenza, Fortunato Amarelli, l'esperta di sistemi museali Anna Cipparrone e Vito D’Adamo, un alto funzionario del ministero. "C’è stata un’attenzione particolare dunque - conclude Demma - nel disegnare una governance multilivello per questo ente. Ciò crea l’anello per agganciarsi al territorio, nella sua realtà socioeconomica sana”.


*PAOLO VELTRI (Giornalista pubblicista, laureato in Relazioni internazionali all'Università della Calabria, si occupa, attraverso riviste, testate giornalistiche e una trasmissione radiofonica, di temi culturali e problemi legati allo sviluppo sociale ed economico della Calabria.  Collaboratore di Bottega editoriale in qualità di addetto alle comunicazioni media al Salone internazionale del libro a Torino nel 2014 e 2016, presso Lingotto Fiere. Ha ricoperto il ruolo di addetto marketing e comunicazione per il progetto "Villa Rendano" a Cosenza. Dal 2016 è addetto stampa del Festival leggere&scrivere, organizzato dal Sistema bibliotecario di Vibo Valentia. Da gennaio 2017 è consulente autonomo nell'ambito della comunicazione istituzionale)



clicca qui per mettere un like sulla nostra pagina Facebook
clicca qui per seguirci su Twitter
clicca qui per consultarci su Linkedin
clicca qui per guardarci su Instagram