Schwarzenegger contro Trump: "Un fallito, l'assalto al Campidoglio come la Notte dei cristalli"

di REDAZIONE

Arnold Schwarzenegger, dal 2003 al 2011 governatore repubblicano della California, ha lanciato sui social un durissimo attacco contro Donald Trump e chi "gli ha consentito" di istigare "con la menzogna" i rivoltosi nell'assalto al Campidoglio, che il protagonista della saga di Terminator ha paragonato alla austriaca "notte dei cristalli" del 1938, durante il nazismo.    

Foglieviaggi propone il video sottotitolato in inglese, con una traduzione del testo in italiano.




"Parlo da immigrante in questo paese e voglio dire poche parole

ai miei connazionali americani e ai nostri amici nel mondo

sui fatti di questi giorni.

Io sono cresciuto in Austria. So bene cosa fu la Kristallnacht,

la Notte dei cristalli infranti. Fu una notte di furia contro gli ebrei

scatenata nel 1938 dall’equivalente nazista di quelli che oggi

si chiamano Proud boys.

Mercoledì scorso per gli Stati Uniti è stato il Giorno dei cristalli infranti.

Infranti i vetri delle finestre del nostro Campidoglio, ma non solo.

Quella folla in tumulto ha infranto anche idee che davamo per acquisite.

Non hanno solo scardinato le porte dell'edificio  in cui dimora

la democrazia americana, hanno calpestato i principi stessi

su cui la nostra nazione fu fondata.

 

Io sono cresciuto fra le rovine d’un paese che subì la perdita della democrazia.

Sono nato nel 1947, due anni dopo la seconda guerra mondiale.

Crescevo, e ero circondato da uomini spezzati dentro, che annegavano

nell’alcol il senso di colpa per aver preso parte al regime più malvagio della storia.

Non tutti loro erano antisemiti rabbiosi, o nazisti. Molti semplicemente si adeguarono.

Passo dopo passo, strada facendo.  Era la gente della porta accanto.

Vedete, io non ho mai condiviso questi ricordi in pubblico. Perché sono dolorosi.

Mio padre tornava a casa ubriaco una volta o due ogni settimana. Gridava, ci colpiva,

terrorizzava mia madre.  Non era solo colpa sua. Perché il nostro vicino faceva

lo stesso a casa propria. E così il vicino del vicino. Ho sentito con le mie orecchie.

Ho guardato con i miei occhi.

Soffrivano per il dolore fisico delle schegge nei corpi, sentivano il tormento emotivo

per quel che avevano visto o fatto.


Tutto cominciò con bugie, bugie, e ancora bugie.  E con l’intolleranza.

Essendo europeo ho constatato di prima mano come gli eventi possano precipitare

e sfuggire al controllo.

 

So che ora il nostro paese e il mondo hanno paura che qualcosa del genere

possa accadere qui, proprio qui. Io non credo che succederà, ma credo che

dobbiamo essere ben consapevoli delle terribili conseguenze a cui possono condurre 

l’egoismo e il cinismo. 

Il presidente Trump ha tentato di ribaltare il risultato delle elezioni. Elezioni leali. 

Ha cercato il colpo di stato, ingannando la gente con le sue bugie. Anche mio padre

e i nostri vicini furono ingannati dalle bugie. E io so dove conducono, queste bugie.

 

Il presidente Trump è un leader fallito. Passerà alla storia come il peggior

presidente  di sempre. C'è di buono che presto diventerà irrilevante come un vecchio tweet.


Ma cosa faremo con quei rappresentanti eletti che hanno consentito

che mentisse e tradisse?

 

A costoro ricordo ciò che disse Teddy Roosevelt: "Patriottismo vuol dire

sostenere il paese, non vuol dire sostenere il presidente".

Ricordo un libro di John F.  Kennedy, "Ritratti del coraggio".  

Un certo numero di membri del mio partito, per  la loro mancanza di spina dorsale,

in quel libro non ci potrebbero mai entrare, ve lo dico io.

 

Sono complici di quelli che hanno introdotto la bandiera della falsa insurrezione

dentro il Campidoglio. Ma gli è andata male. La nostra democrazia è rimasta salda.

Già poche ore dopo, il Senato e la Camera dei rappresentanti stavano curando

gli interessi del paese,  certificando la nomina del presidente eletto, Biden.

Una grande prova di democrazia.


Vedete, io sono cresciuto da cattolico, sono andato in chiese cattoliche,

ho frequentato una scuola cattolica. Ho studiato Bibbia e catechismo.

Di quei giorni mi torna in mente un'espressione: "Un cuore fatto per servire".

Significa mettersi al servizio di qualcosa che è più grande di noi, ed è 

quel che devono fare ora i nostri rappresentanti eletti. Avere il cuore al servizio dell'interesse

pubblico, di qualcosa che è più grande del loro potere o del loro partito.

Abbiamo bisogno di servitori pubblici per ideali più alti, gli ideali

sui quali fu fondata questa nazione, ai quali altre nazioni guardano con ammirazione.


In questi giorni amici da tutto il mondo mi hanno chiamato. Chiamate a ripetizione.

Erano sconvolti e preoccupati. Una di loro, una donna, piangeva per l’America.

Lacrime meravigliose di idealismo per quel che l’America dovrebbe essere, e per quel

che significa per il mondo. Ricordiamocene. 


Ho risposto a tutti che,  per triste che sia questa storia, l’America

uscirà da questi giorni oscuri e la nostra  luce tornerà a splendere.

Vedete questa spada? E’ la spada di Conan. 

Ora, sapete, le spade più le tempri più si rafforzano. 

Più le prendi a martellate e poi le riscaldi nel fuoco, più le passi nell’acqua fredda

e poi le batti ancora, e poi di nuovo nel fuoco e nell’acqua, più si rafforzano.

Non che voglia fare di voi degli esperti costruttori di spade.

Ma la nostra democrazia è proprio come questo acciaio.

Più lo tempri più forte diventa. 

E la nostra democrazia è stata temprata da guerre, ingiustizie, insurrezioni.

Io credo che, per quanto scossi noi possiamo essere, dagli eventi di questi giorni

usciremo più forti. Perché ora sappiamo che cosa si può perdere.


Serviranno riforme, certo, che impediscano che fatti simili accadano di nuovo.

E chiederemo conto alle persone che ci hanno condotto in questa imperdonabile

situazione.

Ora però dobbiamo guardare oltre noi stessi, i nostri partiti e i nostri dissensi, e mettere la nostra 

democrazia avanti a tutto. Dobbiamo riprenderci insieme dal dramma che abbiamo appena

attraversato.

Dobbiamo riprenderci, non solo in quanto repubblicani, o democratici ma in quanto americani.

Per cominciare, indifferentemente da quale sia la vostra appartenenza politica

vi chiedo insieme a me di dire al presidente eletto Biden:


'Le auguriamo un grande successo come NOSTRO presidente.

Se lei ce la farà l’America ce la farà. Se lei ce la farà

il nostro paese ce la farà.

La sosteniamo dal profondo del cuore nel suo tentativo di rimetterci tutti insieme'

E a quelli che pensano di poter stravolgere la Costituzione

degli Stati Uniti dico: 'Non vincerete mai. Presidente Biden,

siamo con lei oggi, domani e sempre per difendere

la nostra democrazia da chi vuole minacciarla'.

 

Dio vi benedica tutti,   e Dio benedica l’America"

(traduzione di Vittorio Ragone)


clicca qui per mettere un like sulla nostra pagina Facebook
clicca qui per rilanciare i nostri racconti su Twitter
clicca qui per consultarci su Linkedin
clicca qui per guardarci su Instagram

E .... CLICCA QUI PER ISCRIVERTI ALLA NOSTRA NEWSLETTER