Rifiuti, fra Napoli e Bologna un falso smaltimento

di REDAZIONE

Otto avvisi di conclusione indagini per imprenditori e consulenti ambientali campani, toscani e cinesi. Sono stati emessi a Firenze dopo un'indagine del Noe dei carabinieri. I reati contestati vanno dall’associazione a delinquere al traffico illecito organizzato di rifiuti alla gestione illecita di migliaia di tonnellate di materiali speciali.

Il Noe e il Dipartimento A.R.P.A.T. (l'agenzia toscana per la protezione ambientale) di Prato hanno ricostruito questo: grandissime quantità di rifiuti, falsamente classificati come imballaggi di materiali misti, venivano smistati a una ditta di Prato da un’azienda di Napoli attraverso un trasportatore (sempre napoletano). Poi venivano smaltiti in impianti e discariche della Toscana con la motivazione ufficiale - e falsa - che fossero scarti di un’attività di recupero rifiuti in realtà mai effettuata. Un meccanismo semplice ma furbo per smerciare spazzatura fuori da ogni norma e per evadere il fisco. Un vantaggio stimato, in quattro anni, di due milioni di euro.


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