Ricordando Sepulveda, dall'1 al 4 luglio torna Napolicittàlibro
di TINA PANE*
È presentata come una ripartenza della cultura la terza edizione di NapoliCittàLibro – Salone del Libro di Napoli, che sarà ospitata nei cortili di Palazzo Reale dal 1° al 4 luglio di quest’anno.
Il progetto, dedicato al mondo dell’editoria e della lettura con la partecipazione di editori, associazioni e festival che da anni si attivano per la promozione di tutta la filiera del libro, è promosso e finanziato dalla Regione Campania attraverso la Scabec, la società per la valorizzazione del patrimonio culturale.
Il tema scelto, di particolare attualità per l’emergenza che stiamo ancora attraversando, è Passaggi, e l’edizione 2021 che arriva dopo quelle - indoor - del 2018 (nel complesso di San Domenico Maggiore) e del 2019 (a Castel Sant’Elmo) e lo stop del 2020, si aprirà il primo luglio con la dedica a Luis Sepulveda e con un incontro speciale in memoria dello scrittore cileno che sarebbe dovuto essere il testimonial di questa edizione e che invece è scomparso lo scorso anno proprio vittima del Covid.
(Palazzo reale foto Pedicini)
L’evento conta di ritrovare il suo pubblico e naturalmente di ampliarlo proponendo riflessioni sui temi più attuali della nostra contemporaneità. Gli ospiti, presenti sia nella dimensione fisica che in quella digitale, arriveranno dal mondo culturale e scientifico, da quello dello spettacolo, del giornalismo e naturalmente da quello della letteratura e della saggistica.
L’obiettivo è quello di creare l’occasione per incontrarsi e discutere, inevitabilmente alla luce dell’esperienza di quest’ultimo anno che ha così profondamente marcato le esistenze di tutti e impresso una prospettiva nuova su qualunque tema o argomento.
Negli spazi esterni
di Palazzo Reale, non meno
nobili di quelli interni, si distribuiranno ottanta
stand con un itinerario tra i
libri che sarà arricchito anche da spettacoli teatrali, musica e appuntamenti
con gli autori. Contemporaneamente anche
a Salerno, Caserta, Avellino e Benevento si
terranno appuntamenti e presentazioni
con incontri con scrittori noti al grande pubblico e personalità del mondo
dell’editoria, accolti nelle piazze e in
luoghi allestiti per l’occasione in sicurezza.
Collegato a Napoli
Città Libro è anche “Campania che legge”, un
format in digitale dedicato alle librerie e
agli editori campani, già in onda dal mese di marzo e
realizzato anche con la collaborazione del festival
Salerno Letteratura, della Fondazione Alfonso Gatto,
del Premio Napoli e dell’Emeroteca Tucci, in
circa dieci appuntamenti trasmessi sui canali social ogni giovedì.
È dunque la Campania la prima a proporre in Italia una fiera del libro aperta di nuovo al pubblico, e il fatto di aver scelto Palazzo Reale come sede dell’evento conferma l’importanza che si vuole attribuire all’iniziativa. È facile immaginarne il successo ma anche augurarsi che la stagione dei festival, degli incontri e naturalmente dello spettacolo riprenda ovunque, in tutte le piazze e i begli spazi aperti del paese.
Intanto non sarebbe male, anche per gli stessi Napoletani, approfittare dell’occasione per visitare i grandiosi interni di Palazzo Reale e le opere che ospita, cominciando col gioco di riconoscere uno a uno i personaggi rappresentati dalle otto statue che ne adornano la facciata. E poi, anche solo affacciarsi dal primo piano del Palazzo e guardare piazza del Plebiscito dall’alto, è un’emozione.
fra gli ospiti annunciati: lo scrittore siriano e dissidente politico Yassin al-Haj Saleh, il cantante Raiz, il virologo Andrea Crisanti, tutto il cast della soap “Un posto al sole”, The Jackal e poi ancora Marisa Laurito, Maurizio De Giovanni, Lorenzo Marone, Pino Imperatore, Gennaro Sangiuliano, Filippo La Porta, Peppe Barra, Maria Bolignano, M’Barka Ben Taleb, Ritanna Armeni, Massimo D’Alema, Gino Rivieccio, Antonio Franchini, Carmen Pellegrino, Gigi Marzullo, Riccardo Nencini.
* TINA PANE (Napoli, 1962. Una laurea, un tesserino da pubblicista e un esodo incentivato da
un lavoro per caso durato
30 anni. Ora libera: di camminare, fotografare, programmare viaggi anche
brevissimi e vicini, scrivere di
cose belle e di memorie)
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