Procida Capitale, adelante contro il freno Covid

di TINA PANE*

Quando a inizio anno è uscita la data dell’inaugurazione di Procida Capitale Italiana della Cultura 2022, ho cominciato a lavorarmi ai fianchi l’amica che ha una casa sull’isola. L’idea era di partire il giorno prima per trovarci in tempo utile a Procida e guadagnarci un buon posto sul molo insieme a residenti, autorità e operatori dell’informazione per assistere alla cerimonia. 

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L’evento era previsto per sabato 22 gennaio, a un anno di distanza dalla proclamazione, e prevedeva un traghetto che partendo da Napoli attraversava il Golfo per portare sull’isola gli artisti e i protagonisti della festa d’inizio. 


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E invece i dati della pandemia hanno fatto slittare tutto alla primavera, in una data ancora da definire.

Una bella delusione - una in più verrebbe da dire, ma è poca consolazione - che si aggiunge alle tante che accumuliamo come individui o come comunità in questo tempo strano che ci è toccato vivere.

E però l’inaugurazione rimandata non deve far pensare che l’isola stia con le mani in mano. Per tenere viva l’attesa e alta l’attenzione dei media sull’evento, dopo che per tutto il 2021 Procida ha collezionato articoli e servizi sulle principali testate internazionali, sotto l’etichetta verso Procida 2022 una serie di eventi preparatori ci sono già stati. 


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All’inizio dello scorso dicembre il programma culturale di Procida 2022, sintetizzato nello slogan La cultura non isola, è stato presentato a Dubai Expo 2020 dal direttore del progetto, Agostino Riitano, come paradigma di “un Paese che sta cercando di ridisegnare il ruolo della cultura nella società contemporanea” e che guarda alla cultura “non come intrattenimento, ma legami, relazioni e innovazione sociale”.

Nel weekend prima di Natale, in una tre giorni di gemellaggio con Parma, capitale della Cultura uscente, sul tema “Il cibo è cultura” si sono incontrati sull’isola il limone procidano e il parmigiano reggiano, due eccellenze della dieta mediterranea, attraverso tavole rotonde, laboratori, mercatini della Coldiretti a km zero e tanta convivialità. 


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A metà gennaio scambio di cortesia: i procidani sono andati a Parma e nel raccogliere ufficialmente il testimone di Capitale nel Teatro Regio si sono detti fieri – con le parole del Sindaco Dino Ambrosino - “di rappresentare la Campania, ma anche tutte le isole minori e i piccoli borghi d’Italia”. 


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Il 22 gennaio, poi, con un francobollo celebrativo “La cultura abbatte le barriere”,  emesso da Poste Italiane e Ministero dello Sviluppo Economico, sono partite ventidue lettere sul futuro indirizzate ad altrettanti ambasciatori mondiali di “coraggio, inclusione, libertà, sostenibilità e immaginazione”, da Emergency a Ilaria Cucchi, da Patrick Zaki agli operai della Whirpool di Napoli, da Liliana Segre al Nobel Giorgio Parisi. 


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Nella serata di quella stessa giornata, a parziale ristoro dell’inaugurazione mancata, il claim di Procida Capitale, “La cultura non isola” è stato proiettato su alcuni monumenti di Napoli (il colonnato della basilica di San Francesco a piazza Plebiscito e Castel Sant’Elmo) e della Campania (i Templi di Paestum, la Reggia di Caserta e l'Arco di Traiano a Benevento). 


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Pochi giorni dopo, a fine gennaio, grande successo per il libro di Repubblica dedicato a “Procida ‘22”, con scritti, racconti e testimonianze di tanti amanti e amici dell’isola, le foto di Riccardo Siano e naturalmente il programma degli eventi. Oltre ventimila copie esaurite in due giorni, il link alla versione pdf messo a disposizione per chi era rimasto senza il cartaceo e un’ulteriore spinta per accendere la curiosità sull’isola. 


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È recentissimo infine l’accordo di collaborazione tra Procida e ANM, l’azienda napoletana di mobilità, che ha stampato e messo in vendita un milione di ticket special edition, avviato la campagna di comunicazione “idee in movimento, insieme per una nuova idea di cultura” e messo in distribuzione mappe tascabili del sistema di trasporto per quanti si muovono dalla città verso l’isola. 

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Perfino Amadeus, nell’affollata serata finale di Sanremo, non ha mancato di dedicare qualche parola alla Capitale della Cultura 2022 annunciando che la RAI assicurerà la copertura informativa per tutta la durata dell’evento mentre il podcast “Gente di Procida” è già disponibile sulla nuova piattaforma RaiPlay Sound. 


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Si naviga verso Procida, dunque, a vele gonfie, sfruttando anche i venti che spirano contrari e continuando ad arricchire il racconto dell’isola e della cultura che “non isola”.

A proposito di cultura, quel rosa antico scelto come colore identificativo di tutta la campagna è lo stesso dei fiori di limone. 


* TINA PANE (Napoli, 1962. Una laurea, un tesserino da pubblicista e un esodo incentivato da un lavoro per caso durato 30 anni. Ora libera: di camminare, fotografare, programmare viaggi anche brevissimi e vicini, scrivere di cose belle e di memorie)


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