"PANORAMA | Procida", dipinti e performance nella Capitale della cultura

di REDAZIONE

E' cominciato oggi "PANORAMA | Procida",  un allestimento artistico diffuso nei luoghi dell'isola che nel 2022 sarà Capitale italiana della cultura.

La mostra, curata da Vincenzo de Bellis (direttore associato e curatore per le arti visive del Walker Art Center di Minneapolis),  arricchisce dal 2 al 5 settembre gli spazi naturali e urbani con oltre cinquanta opere di artisti il cui lavoro spazia sull'arco di mezzo millennio.  Sarà la prima prova di un appuntamento, "PANORAMA" appunto, che ogni anno proverà a metterà in sintonia i più bei paesaggi e produzioni artistiche di qualità.  La organizza Italics, un consorzio che unisce oltre sessanta gallerie d'arte attive nel nostro paese. E sarà la prosecuzione in presenza di un viaggio virtuale iniziato alla fine del 2020 sulla piattaforma Italics.art.


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(Matthias Stomer- Amersfoort 1600 ca – Sicilia 1650 post -  Adorazione dei pastori olio su tela; cm 129 x 182

Museo e Real bosco di Capodimonte, Napoli)


L'itinerario di Procida, un "happening condiviso" anche nell'ideazione (fra Italics e Agostino Riitano, direttore di Procida Capitale, è studiato per essere non solo una riscoperta della "bellezza potente" dell’isola, ma anche - promettono i curatori -  bellezza potente dell’isola,  per "disegnare" un nuovo paesaggio "che include la dimensione dell’esperienza". E' in sostanza un safari di bellezza che dal Museo Civico, dove saranno esposti lavori che dal Settecento a oggi raccontano Napoli e le sue isole, a Palazzo d’Avalos, ex carcere che testimonierà la reclusione e l' isolamento, all ’Abbazia di San Michele Arcangelo, alle piazze cittadine permetterà di godere di performance letterarie e opere immortali: in alcuni casi saranno i procidani stessi a fare da attori di questo percorso fra arte e tradizione locale.  


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(Lucio Fontana, Concetto spaziale, La fine di Dio1963 olio, squarci e graffiti su tela, verde mela; 178 x 123 Collezione privata, Svizzera      courtesy Tornabuoni Arte)


Un centro dell' esibizione avrà come protagonista il Museo e Real Bosco di Capodimonte. Invitato da de Bellis, il direttore Sylvain Bellenger ha selezionato all’interno delle sue collezioni la "Adorazione dei pastori", un dipinto della prima metà del XVII secolo di Matthias Stomer, originario dei Paesi Bassi e parte di una colonia di pittori nordici che lavorarono a Roma nel Seicento sulla scia di Caravaggio: il dipinto sarà esposto in contrappunto - una sorta di insolito dialogo in presenza - con  il "Concetto spaziale. La fine di Dio" del 1963, celebre opera di Lucio Fontana.

Con Fontana e Stomer, ecco gli artisti le cui opere i visitatori potranno ammirare: Marisa Albanese (Napoli, Italia, 1947–2021), Giovanni Anselmo (Borgofranco d’Ivrea, Italia, 1934), Salvatore Arancio (Catania, Italia, 1974), Gianni Asdrubali (Tuscania, Italia, 1955), Rosa Barba (Agrigento, Italia, 1972), Noah Barker (California, USA, 1991), Per Barclay (Oslo, Norvegia, 1955), Robert Barry (New York, USA, 1936), Elisabetta Benassi (Roma, Italia, 1966), Walead Beshty (Londra, GB, 1976), Daniel Buren (Boulogne-Billancourt, Francia, 1938), Giulia Cenci (Cortona, Italia, 1988), Chen Zhen (Shanghai, Cina 1955 – Parigi, Francia, 2000), Antonio Della Guardia (Salerno, Italia, 1990), Fortunato Depero (Fondo, Italia, 1892 – Rovereto, Italia, 1960), Patrizio Di Massimo (Jesi, Italia, 1983), Flavio Favelli (Firenze, Italia, 1967), Luca Francesconi (Mantova, Italia, 1979),  Mario García Torres (Monclova, Messico, 1975), Igor Grubić (Zagabria, Croazia, 1969), Christian Holstad (Anaheim, USA, 1972), Paolo Icaro (Torino, Italia, 1936), Massimo Listri (Firenze, Italia, 1953), Nate Lowman (Las Vegas, USA, 1979), Ibrahim Mahama (Tamale, Ghana, 1987), Marcello Maloberti (Casalpusterlengo, Italia, 1966), Domenico Antonio Mancini (Napoli, Italia, 1980), Darius Mikšys (Kaunas, Lituania, 1969), Daniele Milvio (Genova, Italia, 1988), Alek O. (Buenos Aires, Argentina, 1981), Luigi Ontani (Grizzana Morandi, Italia, 1943), Adrian Paci (Scutari, Albania, 1969), Mimmo Paladino (Paduli, Italia, 1948), Giulio Paolini (Genova, Italia, 1940), Francesco Pedraglio (Como, Italia, 1981), Giuseppe Penone (Garessio, Italia, 1947), Giulia Piscitelli (Napoli, Italia, 1965), Nicola Samorì (Forlì, Italia, 1977), Tomás Saraceno (San Miguel de Tucumán, Argentina, 1973), Alberto Savinio (Atene, Grecia, 1891 – Roma, Italia, 1952), Marinella Senatore (Cava de’ Tirreni, Italia, 1977), Francesco Simeti (Palermo, Italia, 1968), Sissi (Bologna, Italia, 1977), Filippo Tagliolini (Fogliano di Cascia, Italia, 1745 – Napoli, Italia, 1809), Fredrik Værslev (Moss, Norvegia, 1979), Andy Warhol (Pittsburgh, USA, 1928 – New York, USA, 1987), Heimo Zobernig (Mauthen, Austria, 1958), Damon Zucconi (Bethpage, USA, 1985), scuola italiana del tardo XVIII secolo.



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