Nasce Planet word, il museo delle parole

di REDAZIONE

Finalmente una buona notizia. In questi tempi grami, in cui le parole vengono usate, per lo più, come corpi contundenti, da Washington arriva un’assoluta novità: è nato Planet Word, il primo museo della parola. Per ora l’unico al mondo. Ha sede nello storico edificio della Franklin school, al 925 della 13th St., NW di Washington D.C. ma, essendo un Museo interattivo, si trova anche e soprattutto on line: www.planetwordmuseum.org.

 Unico nel suo genere, il Planet Word promette autentiche meraviglie per chi sia appassionato del genere. Innanzitutto perché è un museo “in voce”, in cui il visitatore è invitato a portare la propria esperienza, oltre che la propria dotazione culturale. In tal modo, per esempio, si potrà apprezzare l’ebbrezza di diventare oratori e scoprire tutti i trucchi per costruire un discorso pubblico e renderlo immortale come quello di Antonio in memoria di Cesare: “Amici, Romani, Concittadini…”

Oppure, sperimentare tutte le “coloriture” delle parole, al di là del loro significato superficiale.

Se si ha l’animo lirico, il museo promette di aiutarci a navigare nell’angolo recondito della poesia.

E perché non provare a usare le parole in musica, alla rincorsa del prossimo successo, reinventandosi parolieri e cantautori? 

Insomma, il Planet Word affronta in modo serio, pur con tono giocoso, una dimensione nuova: la costruzione di muri di parole che tendano a unire, invece che a dividere. Un tentativo ambizioso, cui vale la pena di partecipare, visitando la Franklin School oppure collegandosi con il suo sito on line.

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