"Mare Monstrum", riparte Goletta verde contro abusivismo, frodo e inquinamenti

di REDAZIONE

Durante la pandemia è continuato l’arrembaggio contro le coste e i mari italiani, tra abusivismi costieri e reati ambientali. Nonostante nel clou del coronavirus ci sia stato un lieve calo (-5,8% rispetto al 2019) degli atti illeciti ai danni del patrimonio marino e costiero (22.248 quelli accertati, una media di 61 al giorno, 2,5 ogni ora), la cementificazione e la pesca di frodo dilagano al servizio della ecocriminalità. Ecco il succo di "Mare Monstrum", l'annuale dossier di Legambiente elaborato su dati delle Capitanerie di porto e delle forze dell'ordine. 

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In testa ai rischi, nel 2020,  c'è ancora il ciclo del cemento, rimasto su valori assoluti altissimi (il 42,9% dei reati accertati). Gli illeciti legati al ciclo dei rifiuti e all’inquinamento marino diminuiscono (meno 11,6% per l’impatto in lockdown). Cresce invece, e sensibilmente,  la pesca di frodo ( 23,3% dei reati accertati). C'è chi ha provato a usare la pandemia come periodo franco:  3.414 i sequestri contro i 547 del 2019, si va dagli attrezzi usati illegalmente in mare alle tonnellate di prodotti ittici requisiti.


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Tra le regioni dove si concentra il maggior numero di reati, al primo posto si colloca la Campania (con 4.206 illeciti, il 18,9% di quelli registrati a livello nazionale), seguita da Sicilia, Puglia, Lazio e Calabria. Alla Campania, con il Molise, spetta anche il primato nell’incidenza di illeciti per chilometri di costa: 9 i reati accertati per ogni km in entrambe le regioni (tre volte la media nazionale), seguite da Basilicata e Abruzzo.

Un capitolo spinoso, anche per il 2020, è rappresentato dalle storie d’ordinario abusivismo edilizio, come mette in luce un dato inedito elaborato da Legambiente: quello sulle ordinanze di demolizione degli immobili abusivi eseguite, che raggiungono appena il 24,3% nei Comuni costieri. Uno stallo che dura ormai da decenni. 

Dalla cattiva o mancata depurazione e dall’inquinamento delle acque – con un punto su tre risultato oltre i limiti di legge lungo le coste, uno su quattro nei laghi campionati nel 2020 – ripartono il 3 luglio Goletta Verde e Goletta dei Laghi, le due storiche campagne di Legambiente giunte rispettivamente alla 35esima e 16esima edizione. A bordo delle imbarcazioni, che riprendono il largo dopo la pausa loro imposta dalla pandemia la scorsa estate, salperanno progetti, iniziative e operazioni di citizen science che puntano a non abbassare la guardia sulla qualità dei mari e dei laghi e sugli abusi che deturpano le coste. 


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Qui il calendario di navigazione della Goletta Verde: si parte dalla Liguria, a Genova (il 3-4 luglio), con tappe in Toscana, a Carrara (5-7 luglio); in Sardegna, a Olbia (9-11 luglio); nel Lazio, a Fiumicino (12-14); in Campania a Napoli (15-16 luglio); in Basilicata, a Maratea (18 luglio); in Sicilia, nelle Isole Eolie (19-21); in Calabria, a Crotone (23-25 luglio); in Puglia, a Trani (28-29 luglio); in Molise, a Termoli (31 luglio); in Abruzzo, a Vasto (1-3 agosto); nelle Marche, ad Ancona (4-5 agosto); in Emilia-Romagna, a Ravenna (7-8 agosto); in Veneto, a Caorle (9-10 agosto) e in Friuli-Venezia Giulia, a Trieste (11-12 agosto).

Due i fronti principali su cui si focalizzerà invece Goletta dei Laghi: da un lato, la consueta attività di monitoraggio legata alla depurazione dei bacini lacustri, grazie al lavoro dei volontari attivi in 11 regioni e su 23 laghi; dall’altro, la ripresa del monitoraggio delle microplastiche disperse nelle acque che Legambiente, grazie alla collaborazione con ENEA, è riuscita a mappare in maniera puntuale negli ultimi cinque anni, ottenendo uno dei principali database a livello internazionale sul fenomeno del cosiddetto lake litter.


IL VIAGGIO DI GOLETTA VERDE


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Goletta dei Laghi partirà da Avigliana, in Piemonte (3 luglio); si sposterà quindi sul Ceresio, in Lombardia (5 luglio); tornerà ancora in Piemonte sul Viverone e sul Lago Maggiore (6 luglio), dove si soffermerà sul versante piemontese-lombardo (7 luglio); sul Lago di Como (8-9 luglio) e sul Lago di Iseo, in Lombardia (10-11 luglio); sul Lago di Garda, tra Lombardia e Veneto (12-14 luglio); sul Lago di Santa Croce, in Veneto (15 luglio); sul Lago Trasimeno (17-20 luglio) e sul Lago di Piediluco, in Umbria (21 luglio); sul lago di Fiastra, nelle Marche (22 luglio); sul Lago del Matese, in Campania (23 luglio); sul Lago di Occhito, in Molise (24 luglio); sul Lago di Lesina, in Puglia (26 luglio); sui laghi Bracciano, Salto, Turano e Laghi Pontini, nel Lazio (27-30 luglio); sui Laghi Silani, Arvo e Cecita, in Calabria (31 luglio-1 agosto); sui laghi di Piana degli Albanesi, Pergusa e di Ancipa, in Sicilia (3-4 agosto).


(fonte: Legambiente)


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