"La via delle foreste", un test del benessere nel Parco casentinese

di REDAZIONE

Fra salute e Oriente, cercando nuove esperienze di benessere. Il 21 marzo 2021 nel parco nazionale delle Foreste casentinesi, Monte Falterona e Campigna avrà inizio  “La Via delle Foreste”, uno "studio esperienziale di terapia forestale". In sostanza,  un ritiro di uno o più giorni per "risvegliarsi" nel contatto con la natura, l’alimentazione, il movimento e la meditazione. Il tutto immersi in un contesto di antica e rara bellezza come sono le Foreste casentinesi, nei secoli luogo di pellegrinaggio e ricetto per santi, scrittori e artisti e oggi Patrimonio dell’Umanità Unesco. 

Con il monitoraggio di medici, guide forestali e professionisti della nutrizione, del movimento consapevole e della ricerca interiore - e con la supervisione dei carabinieri del Reparto biodiversità guidato nella zona da Paola Ciampelli - i gruppi saranno guidati attraverso una serie di "attività sensoriali": dalle camminate all’ascolto degli elementi come acqua e vento alla cucina macro-mediterranea, dalla composizione floreale alla conoscenza degli olii essenziali. L'attività è organizzata dall'associazione La Grande via, fondata nel 2015 dall'epidemiologo   Franco Berrino, già direttore del dipartimento di Medicina preventiva e predittiva dell’Istituto tumori di Milano, e dalla giornalista Enrica Bortolazzi. 

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(foto di Federica Bardi)

"Foreste come quelle del Parco nazionale - commenta Alessandro Bottacci, direttore del Parco nazionale - sono ormai universalmente riconosciute dal mondo scientifico come sistemi adattativi a complessità progressiva. Perché una foresta possa compiutamente svolgere tutte le sue interconnesse funzioni è necessario che siano assicurati spazi ed intervalli di tempo estesi, che tengano anche conto della difficoltà per l'uomo di concepire e rispettare cicli di vita enormemente più lunghi dei suoi. Il Parco nazionale rappresenta il laboratorio ideale per la ricerca scientifica che svilupperemo con l'associazione 'La Grande Via".  

E il presidente Luca Santini prevede: "Gli esiti di questa sperimentazione, che mira a quantificare con parametri medici il beneficio dell'immersione in foresta, potranno ampliare ulteriormente il novero delle funzioni riconosciute agli ecosistemi forestali complessi, per superare una ormai anacronistica dicotomia tra conservazione e sviluppo". 

 
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