di REDAZIONE Lorenzo Patta, Marcell Jacobs, Eseosa Desalu, Filippo Tortu. Mandate a memoria questi nomi, se non l'avete già fatto: entra nella leggenda la staffetta italiana 4X100, che ha vinto a Tokyo la medaglia d'oro. L'atletica tricolore con cinque ori si installa - fra le lacrime di gioia e la simpatia dei protagonisti - sul tetto del mondo. E' stata una corsa perfetta, in ottava corsia tra Giappone e Cina, culminata in un 37,50 finale, stracciando ovviamente il record italiano. Magnifica la gara di tutti e magnifico il consueto Jacobs-giaguaro; ma un capolavoro il finale di Tortu, che arriva primo in clamorosa e millimetrica rimonta su Mitchell Blake. Seconda la Gran Bretagna, a 37"51; terzo il Canada del temutissimo André De Grasse, con 37"70.
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I quattro azzurri avevano stabilito già con il tempo di 37"95 in semifinale il nuovo record italiano, (il precedente era 38"11). Nella batteria contro di loro si erano distinte Cina (37"92) e Canada (stesso tempo). L'Italia era arrivata terza. Ma nell'ultima competizione li ha messi in fila tutti. E' il decimo oro azzurro, che ci porta al settimo posto nel medagliere olimpico; ci sono dieci argenti e 18 bronzi, al momento, a completare l'opera. Per ritrovare un successo nella staffetta però bisogna tornare al bronzo del 1932 a Los Angeles, all' argento di Berlino del 1936, all'altro bronzo di Londra del 1948. Gli sconfitti: Jamaica, Gran Bretagna, Cina, Giappone, Canada, Germania e Ghana. Gli Usa all'ultima corsa non ci erano arrivati, debacle in semifinale e il ritorno di uno spettro-staffetta che già a lungo li ha perseguitati. clicca qui per mettere un like sulla nostra pagina Facebook e.... clicca qui per iscriverti alla nostra newsletter
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