La Ciclovia del Sole, "pedalata interrotta"
di CLAUDIO PEDRONI
Abbiamo chiesto a Claudio Pedroni un intervento dopo l’inaugurazione
del tratto della Ciclovia del Sole – che è parte di Eurovelo, l’autostrada europea
per la bici - nei territori di Modena e Bologna, di cui abbiamo
dato notizia due giorni fa. Pedroni è stato responsabile
del Progetto BICITALIA della FIAB e rappresentante italiano nel gruppo di
lavoro del progetto EUROVELO. Oltre ad aver scritto, insieme a tante altre
pubblicazioni, le guide per la Ciclovia del Sole già da quasi 30 anni fa.
Martedì scorso 13 aprile, con
un notevole battage pubblicitario e con una nutrita partecipazione, sia pure in
video causa pandemia, di illustri personalità, il sig. ministro Giovannini in
testa, è stata inaugurata la cosiddetta Ciclovia del Sole, ovvero un segmento di
percorso ciclabile quasi tutto in sede propria che attraversa la pianura
dell’Emilia Romagna nelle provincie di Modena e Bologna.
Ci rallegriamo di questa importante realizzazione, la prima di questa dimensione nella regione e che speriamo sia la prima di una serie di infrastrutturazioni ciclabili per portare l’Emilia Romagna al livello di ciclabilità di lunga percorrenza ad esempio di Lombardia, Triveneto ma anche di diverse altre.
Ci sono però almeno un paio di punti che, a parere di chi scrive, avrebbero meritato più attenzione sia in termini di storia della Ciclovia del Sole, sia in termini di una più corretta definizione della reale collocazione dell’infrastruttura appena finita nelle reti nazionali e sovranazionali per ciclisti di lungo corso.
1) storia della Ciclovia del Sole:
per quanto riguarda la storia della Ciclovia del Sole vale la pena di ricordare che l’idea di un percorso per ciclisti che attraversasse tutta l’Italia da Nord a Sud è nata nell’ambito della “vision” della FIAB, Federazione Italiana Amici della Bicicletta (oggi Federazione Italia Ambiente e Bicicletta) già alla fine degli anni ’80 con il nome di Ciclopista del Sole, trovando poi formalizzazione nel 1991 e successivamente oggetto di diverse iniziative e coraggiosi interventi editoriali di EDICICLO, a cura dello scrivente, secondo la cronologia seguente:
1991
Presentazione della Ciclopista del Sole a VELOCITY che si tenne a Milano quell’anno
Anno 1995-96
Pubblicazione presso EDICICLO di Portogruaro di tre cartine della Ciclopista del Sole
1° Dal Brennero a Trento
2° Da Trento a Mantova
3° Da Mantova al Passo della Cisa
1998
Nasce a Logrono in Spagna il Progetto EuroVelo, la rete ciclabile per l’Europa Geografica. FIAB è l’unico partner italiano del progetto. Intorno ai tre itinerari di EuroVelo che attraversano il nostro paese e al precedente progetto Ciclopista del Sole nasce l’idea della rete ciclabile nazionale Bicitalia.
Anno 2000
Presentazione BICITALIA a Torino al convegno internazionale (partecipazione di Sustrans) a giugno 2000 in occasione del cicloraduno FIAB.
Anno 2000/01
Incarico a FIAB da Regione Emilia Romagna per lo studio della rete cicloturistica regionale
Anno 2001
Settembre: prima edizione della Bicistaffetta in bici da Bolzano a Roma: La bicistaffetta è un
evento di comunicazione istituzionale della Federazione Italiana Amici della
Bicicletta organizzato per promuovere presso le pubbliche amministrazioni la
pronta realizzazione della rete ciclabile Bicitalia Info www.bicistaffetta.it
2002
Ricerche Ministero dell’Ambiente/AICC/FIAB:
La rete nazionale di percorribilità ciclistica. Studio di fattibilità e linee guida, a cura di Claudio Pedroni e Riccardo Gallimbeni. (Documento disponibile sul sito FIAB).
Eseguita su committenza del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio,
2002-2003
Studio di fattibilità della Ciclopista del Sole, itinerario n. 1 di Bicitalia
Committente: Ministero dei Trasporti, Ispettorato Generale per la Circolazione e la Sicurezza Stradale. Ordinativo a FIAB stipulato in data 13 Novembre 2001 N° 7240.
Anno 2003
Incarico a FIAB da Regione Veneto per la redazione della rete ciclabile regionale
Anno 2006
Pubblicazione presso editore EDICICLO di Portogruaro del 1° volume della Cartoguida La Ciclopista del Sole “Dal Brennero a Verona e Lago di Garda", in edizione completamente rinnovata, a cura di Claudio Pedroni
Anno 2008
Maggio: prima giornata nazionale Bicitalia Day
Anno 2009
Pubblicazione presso editore EDICICLO di Portogruaro del 2° volume della Cartoguida La Ciclopista del Sole “Dal Lago di Garda a Firenze", in edizione completamente rinnovata, a cura di Claudio Pedroni
La storia della
Ciclopista/Ciclovia del Sole è pertanto significativa, lunga e riguarderebbe tutta l’Italia in realtà, anche a testimonianza della fatica del
nostro paese a cogliere gli aspetti di sostenibilità della mobilità dolce e
delle relative infrastrutturazioni che vedono nella bicicletta un elemento
fondamentale.
E’ solo con le decretazioni del
2017 decreto MIT “del Rio” diventato poi definitivamente il D.M 517/2018 e la
legge 2/2018, che la Ciclovia del Sole entra per legge nel patrimonio infrastrutturale
italiano. In realtà ci alcune grosse contraddizioni/sovrapposizioni fra queste
due nome, ma non c’è spazio per entrare nel merito di queste problematiche
2) Ciclovia del Sole e tratto inaugurato:
altrettanto importante ci sembra un chiarimento circa il segmento inaugurato lo scorso martedì 13 aprile. In un eccesso di ottimismo, crediamo, in più dichiarazioni abbiamo letto della apertura del tratto citato che darebbe continuità al percorso da Verona a Firenze. E’ evidente che non è così.
Provenendo da Verona non è assolutamente chiaro con quale percorso e con quale grado di protezione il ciclista possa arrivare a Mirandola a meno di non recuperare la direttrice Mantova San Benedetto e fiume Secchia peraltro proposta nella cicloguida EDICICLO redatta dallo scrivente.
Ancor più problematico appare
il raggiungimento di Firenze poiché:
sussistono problemi per entrare a Bologna non essendovi un percorso accettabile in termini di sicurezza dalla fine del tratto inaugurato ovvero in località Osteria Nuova.
Anche a sud di Bologna lungo
la direttrice della valle del Reno permangono diverse discontinuità e la
praticabilità ciclistica di diversi tratti della Porrettana ss 64 appare
improponibile per non parlare di alcune frane della stessa ex statale nei tratti
dismessi anche se non siamo a conoscenza di ultimissimi interventi e o
finanziamenti per la riapertura di
questi punti di discontinuità.
In sintesi dunque come
“storico” descrittore e addetto ai lavori in ambito FIAB, pur apprezzando il passo avanti del
recupero della ex ferrovia del Brennero, ritengo che un più corretto
inquadramento storico della storia delle reti cicloturistiche italiane, di cui
la Ciclovia del Sole ripresenta la dorsale più importante (una “Autostrada del
Sole” per ciclisti), e una più puntuale collocazione di detto recupero nel
corridoio Verona Firenze (ma in realtà Alto Adige – Sicilia secondo Bicitalia ed EuroVelo) sarebbero
stati un servizio migliore e più aderente alla realtà e alla storia appunto.
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