Il festival verticale a Napoli: "Ripartiamo dalle scale"

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di TINA PANE* 

Dopo l’edizione virtuale del 2020, torna dal 4 dicembre il Festival delle Scale di Napoli, promosso e organizzato dalle associazioni storiche del “Coordinamento per il recupero delle Scale di Napoli” che in questi anni si è battuto per far conoscere, valorizzare e rilanciare le Scale napoletane come parte integrante del tessuto urbano e della storia della città. 

Il tema di questa decima edizione è la partecipazione, e l’obiettivo è coinvolgere in misura sempre maggiore associazioni, cittadini, turisti e tour operator che hanno scoperto le scale di Napoli riuscendo a coglierne il valore e l’unicità.


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Con un ciclo di 11 appuntamenti che proseguiranno fino a domenica 9 gennaio, gli organizzatori puntano a richiamare l’attenzione degli amministratori sulla necessità di valorizzare e soprattutto riqualificare questi percorsi urbani e i territori di prossimità, indicando la via della mobilità sostenibile e restituendo anche ai residenti decoro, pulizia, illuminazione, manutenzione e vivibilità.

Mentre è ancora in fase esecutiva il progetto “Città verticale” finanziato con i fondi del “Patto per Napoli” e che riguarderà solo alcune scale della città, il Coordinamento chiede che anche i fondi del PNRR che ridisegneranno la città si indirizzino verso questa strategica infrastruttura urbana costituita da oltre 200 scale. Di fatto queste rappresentano un bene già disponibile e la messa a sistema del loro utilizzo potrebbe fornire una efficace risposta ai problemi della mobilità, dell’inquinamento e della salute pubblica.

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Nel programma di quest’anno un presepe vivente sulle scale della principessa Jolanda a Capodimonte, vari flash mob di moda e una serie di itinerari per scoprire anche le tante esperienze di associazionismo e volontariato esistenti in città: dai beni comuni del quartiere di Pontecorvo al cantiere partecipato di Forcella, dalle attività del Quartiere Intelligente sulle Scale di Montesanto a quelle dei giovani di Casa Tolentino impegnati nei Quartieri spagnoli, fino alle azioni del Comitato spontaneo del Moiariello che lotta per il ripristino di un muro pericolante che ha tagliato in due il territorio.

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La forza delle scale - socialità, partecipazione e un forte senso di appartenenza - al servizio dei cittadini dunque per un attraversamento rapido con squarci sulla bellezza della città e del golfo. Perciò l’appello delle associazioni che hanno organizzato il Festival (quest’anno Legambiente, Parco Letterario Vesuvio APS, Green Italia Campania, WWF Napoli, Locus Iste, Gente green, Associazione Napoletana Beni Culturali) è:  ricominciamo dalle scale.

 


 * TINA PANE (Napoli, 1962. Una laurea, un tesserino da pubblicista e un esodo incentivato da un lavoro per caso durato 30 anni. Ora libera: di camminare, fotografare, programmare viaggi anche brevissimi e vicini, scrivere di cose belle e di memorie)


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