Gioia, civiltà e energia autoprodotta, il palco a pedali riparte da Amatrice
di ANGELO MELONE*
Per tutti quelli che non lo conoscono, lo ha raccontato anche su Fogli e Viaggi uno dei suoi inventori, Andrea Satta, qualche settimana fa. Il Palco a Pedali è una intuizione di gioia, puro divertimento e impegno civile. Il tutto insieme all’arte che su quel palco vive. In due parole: una marea di biciclette al centro della platea, delle piazze collegate alle dinamo e a un grande collettore di energia elettrica (ma l’energia vera è l’altra, quella che si scatena in tutta la platea coinvolta). Così si produce l’elettricità che permette alla manifestazione di esistere a impatto zero.
Le manifestazioni “autoalimentate” si sono accese in tanti posti simbolici per l’impegno dell’Italia civile e li hanno riempiti di pomeriggi in allegria, li hanno riempiti di voci, suoni, appelli, commozione. Come la sera del 2013 nella quale si riaccesero per la prima volta le luci e i suoni nella piazza centrale de L’ Aquila ancora chiusa dopo il sisma. E sabato prossimo – 19 giugno - ci sarà un ideale “passaggio di testimone”.
Questa volta il Palco a Pedali dei
Têtes de Bois
, dopo un anno e mezzo di
coprifuoco, riparte da Amatrice, il luogo della rinascita. Un omaggio alla
città che tanto ha sofferto. E nella quale Satta e loro sono stati più volte in
questi anni difficili. Questa volta la serata è dedicata ai “Ciclogenitori”,
che guidati dallo scrittore Romano Puglisi incoraggiano i bambini ad utilizzare
la bicicletta divertendosi. Ospiti speciali della serata la fantasia del
Circus Folies, il magico Koryù, il camminatore appenninico Paolo
Piacentini e tutte le canzoni sulla bicicletta dei
Têtes de Bois. E Il Palco
arriva nel cuore dell’Appennino al seguito del Giro del Lazio organizzato da
Ostia in bici, Fiab e Avis Rieti.
Lo raccontano così: “Si pedala, si produce energia per la scena, suono, luci e tutto funziona a pedali, quelli della propria bicicletta. Energia pulita. La bicicletta è leggerezza e umanità, è relazione e possibilità. Era il veicolo dei nonni e degli sportivi, il gioco dei bambini, ora è il mezzo dei ragazzi, di quelli che hanno a cuore il pianeta e vogliono stare al passo con i tempi. La bici è veloce, economica, sana, agile, divertente. La bicicletta è imbattibile”.
È stato a Milano con Roberto Vecchioni e Sergio
Staino, a Sanremo nel circuito del Premio Tenco, a Roma con Mario Tozzi nel
Parco dell'Appia Antica e a Castel Sant'Angelo per il giorno della Terra con il
WWF con Niccolò Fabi ed Elisa, a L'Aquila, dopo il terremoto, con Francesco Di
Giacomo del Banco del Mutuo Soccorso, a Firenze con Marc Augé e tantissimi
altri ospiti, a Napoli per inaugurare il Lungomare Caracciolo pedonale, a
Cinisi, nel paese di Peppino Impastato, a San Giuseppe Jato in quel viaggio di
testimonianza civile in Sicilia, a Latina nella “Giornata delle vittime di
tutte le mafie” ancora con Libera. E in tanti altri posti ancora, fino alla primavera
del 2019, in Piazza del Popolo a Roma, amplificando la voce di Greta Thumberg
davanti a migliaia di ragazzi giunti da tutta Italia. Si ricomincia da
Amatrice, anch’essa un simbolo. Anche della gastronomia: alla fine, promettono,
una amatriciana per tutti coloro che avranno pedalato.
*ANGELO MELONE (Nato nel '56, giornalista prima a l'Unità poi a Repubblica. Ama fare molte cose. Tra quelle che lo avvicinano a questo sito: la passione per i viaggi, tanta bicicletta e i trekking anche di alta quota)
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