Federparchi, nove proposte per la tutela della biodiversità
di REDAZIONE
Nove proposte per tutelare la biodiversità e rilanciare i Parchi. Le ha presentate il tre febbraio alla Camera Federparchi, in audizione col presidente Giampiero Sammuri davanti alla commissione Ambiente.
Più nel dettaglio, la Federazione dei parchi ha avanzato "tre proposte a Costo zero per lo Stato" e "sei proposte di
modifica" al Recovery plan, nel quale, lamenta l'associazione, "non vi
è alcun riferimento dettagliato alla tutela della biodiversità, né tantomeno al
ruolo che le aree protette possono svolgere".
Le tre proposte a costo zero che Federparchi lancia sono:
1 - Lo sblocco del limite imposto dallo Stato a spese per beni e servizi per i parchi nazionali (120 milioni di euro bloccati)
2 - L'estensione dei finanziamenti per il clima alle aree protette regionali, e l'ampliamento della tipologia dei progetti finanziabili
3 - Il via libera alle aree protette a fare cassa gestendo direttamente attività e servizi di carattere turistico che producano reddito (l'esempio che viene indicato è il Canada), anche riutilizzando i beni demaniali non utilizzati
Le sei proposte di modifica del Recovery plan sono invece:
1) L'introduzione di piani di azione e monitoraggio, almeno all'interno
delle aree protette, per le specie animali e vegetali inserite nelle direttive
europee o che siano minacciate di estinzione rispetto alle Liste Rosse
italiane (per inciso, l'Italia è il primo paese Ue in termini di ricchezza delle biodiversità)
2) Il miglioramento e il ripristino degli habitat nelle aree protette
3) Un sostegno alla gestione forestale sostenibile, migliorando la capacità di assorbimento della CO2 delle superfici e dei suoli forestali e delle praterie, comprese le praterie marine di posidonia.
4) L'attivazione di infrastrutture per il turismo e la divulgazione ambientale nelle aree protette (Centri visita, strutture ricettive, centri di educazione ambientale, piste ciclabili).
5) La creazione di una "grande rete nazionale dei parchi" e di un nuovo portale nazionale valorizzato anche dall'Enit.
6) Un progetto unico nazionale per il settore "Parchi e One Health" in cui i parchi e le aree protette costituiscano l'hub operativo.
Federparchi ha illustrato in generale gli ostacoli che limitano lo sviluppo dei parchi sia in termini di conservazione naturalistica che in termini di sviluppo sostenibile e creazione di posti di lavoro, le condizioni di debolezza dei parchi regionali e le difficoltà che attraversano le Aree marine protette, chiedendo infine un coordinamento istituzionale fra tutte le realtà di tutela dell'ambiente, quelle nazionali e quelle regionali.
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