Diario sardo / 5 Il regno del surf
di MANUELA CASSARA' e GIANNI VIVIANI*
Leggo il cartello Palau e per riflesso condizionato mi viene da canticchiare Palau Meravigliau, che è sciocco e mica vero, ma chi se lo scorda il tormentone di Indietro Tutta. Costeggiata la costa e verificata la deprimente inflazione di costruzioni intorno a Cannigione, al lookout di Palau, la vista spettacolare della baia e della Maddalena, che pure non difetta in cemento, ci ha tolto il fiato. Qui, nel Surfer's Paradise della Gallura, Spiaggia dei Gabbiani, tra chiringhitos e scuole di windsurf, ci sentiamo inspiegabilmente nel nostro elemento.
(foto di Gianni Viviani)
Il pretesto era di venire a salutare il figlio un'amica, nostro quasi nipote, un ragazzone rasta, istruttore di vela a Porto Pollo. La mia amica, che ci conosce, ci aveva raccomandato di non mancare questa punta di sabbia battuta dal vento, posto per surfisti, velisti, campeggiatori, che ci ha conquistati appena arrivati, forse perché siamo esterofili e l'atmosfera ci ricorda quella di Bali,o Formentera, o Bondi...la Costa Smeralda, nella sua ordinata opulenza, sembra lontana mille chilometri, ma ne avremo fatti appena una ventina. Via Tramontana, Grecale, Maestrale, i nomi raccontano lo spirito del luogo, il vento. Che oggi è clemente, non so se tecnicamente si possa chiamare brezza, ma ha il fiato lieve di una carezza. Almeno al mattino. Sono sicura che qui il Covid si libra in aria e si perde in lontananza. O così spero.
(foto di Gianni Viviani)
L' amica in questione disapprovera' nel leggere che abbiamo optato per l'esigua, affollata, disordinata spiaggetta, soggiogati dalla comodità dei lettini e dalla vivacità del luogo, piuttosto che cercare, come avrebbe fatto, lei, un' ombrosa caletta dove appendere l'amaca, che abbiamo pure comprato e, finora, mai utilizzato.Ma a noi piace essere guardati con malcelata sorpresa dall'irsuto bagnino che, non fosse per l'altezza, ha un che di vichingo, seppur con l'accento di Pietralata.
(foto di Gianni Viviani)
Intorno piccoli surfisti crescono, già tosti, già sportivi, già in bikini, come la piccola lolita, che s'impegna alla sbarra a due metri da terra. Precoce, bionda, sfacciata, probabilmente figlia di qualche istruttore, non avrà nemmeno 12 anni, perciò non si può fotografare, ma è una bellezza. . La luce argentea, tremula, fa da sfondo perfetto ai kitesurf che si librano in aria, sbatacchiati dalle onde.
(foto di Manuela Cassarà)
Il fotografo è irrequieto, cerca di coglierne il movimento, ma non è cosa facile e non sembra convinto. Io, da parte mia, vedendo questi corpi abbronzati, tatuati, questi lati B perfetti, questa gioventù esibita inconsapevolmente, quel flirtare accennato, provo una strana, struggente, nostalgia per una giovinezza lontana e irripetibile. Sempre che non mi rincarni.
(5 - continua)
*MANUELA CASSARA’ (Roma 1949, giornalista, ha lavorato unicamente nella moda, scrivendo per settimanali di settore e mensili femminili, per poi dedicarsi al marketing, alla comunicazione e all’ immagine per alcuni importanti marchi. Giramondo fin da ragazza, ama raccontare le sue impressioni e ricordi agli amici e sui social. Sposata con Giovanni Viviani, sui viaggi si sono trovati. Ma in verità anche sul resto)
*GIANNI VIVIANI (Milano 1948, fotografo, nato e cresciuto professionalmente con le testate del Gruppo Condè Nast ha documentato con i suoi still life i prodotti di molte griffe del Made in Italy. Negli ultimi anni ha curato l’immagine per il marchio Fiorucci. Ha anche lavorato, come ritrattista, per l’Europeo, Vanity Fair e il Venerdì di Repubblica. La sua passione più recente sono le foto di viaggio)
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