Dalle ondate di calore agli uragani: la Commissione Ue lancia il "piano di adattamento" ai disastri climatici
di REDAZIONE
La Commissione europea ha adottato oggi una nuova strategia
dell'Unione per l'adattamento ai cambiamenti climatici, definendo una roadmap per preparare il continente ai loro effetti inevitabili. Se da un lato infatti la Ue "fa tutto il possibile
per mitigare i cambiamenti climatici, dentro e fuori i propri confini", dall'altro si predispone agli effetti peggiori: ondate di calore mortali e siccità devastanti, foreste decimate e coste erose
dall'innalzamento del livello dei mari. Cambiamenti che già provocano ripercussioni in Europa e nel mondo.
Si è appena concluso il decennio più caldo mai
registrato per il nostro pianeta, nel corso del quale il record dell'anno più
caldo è stato battuto otto volte. La frequenza e la gravità degli eventi
climatici e meteorologici estremi sono in aumento e vanno da incendi boschivi
senza precedenti e ondate di calore al di sopra del Circolo polare artico a
siccità devastanti nella regione mediterranea, e dagli uragani che funestano le
regioni ultraperiferiche dell'UE alle foreste decimate come mai prima da
infestazioni di bostrico tipografo in Europa centrale e orientale. Eventi che
si manifestano lentamente, come la desertificazione, la perdita di biodiversità,
il degrado del suolo e degli ecosistemi, l'acidificazione degli oceani o
l'innalzamento del livello del mare, sono altrettanto distruttivi nel lungo
periodo.
Frans Timmermans, Vicepresidente esecutivo responsabile per il Green Deal europeo, ha affermato: "La pandemia di COVID-19 ci ha ricordato con durezza che una preparazione insufficiente può avere conseguenze disastrose. Non esiste alcun vaccino contro la crisi climatica, ma possiamo ancora combatterla e prepararci ai suoi effetti inevitabili – che si fanno già sentire sia all'interno che all'esterno dell'Unione europea."
Le perdite economiche dovute alla maggiore frequenza di eventi meteorologici estremi sono in aumento e quelle conteggiate nella UE superano già, da sole, una media di 12 miliardi di euro l'anno. Stime che la Ue definisce "prudenti" mostrano che esporre l'economia odierna dell'Unione a un riscaldamento globale di 3 gradi centigradi rispetto ai livelli preindustriali comporterebbe una perdita annua di almeno 170 miliardi di euro.
Ma i cambiamenti climatici non incidono solo sull'economia, bensì anche sulla salute e sul benessere dei cittadini europei, che soffrono sempre più a causa delle ondate di calore: a livello mondiale, la catastrofe naturale più letale del 2019 è stata l'ondata di calore che ha colpito l'Europa provocando 2 500 vittime.
L'azione in materia di adattamento ai cambiamenti climatici - sostiene la Commissione - "deve coinvolgere tutte le componenti della società e tutti i livelli di governance, all'interno e all'esterno dell'UE". Obiettivo: "una società resiliente ai cambiamenti climatici".
Un primo passo della strategia Ue sono gli interventi che approfondiscano la conoscenza sull'adattamento, in modo da migliorare qualità e quantità dei dati raccolti a proposito di rischi e perdite connessi al clima, rendendoli pubblici. Perciò la relativa piattaforma europea già esistente, Climate-ADAPT, sarà potenziata e ampliata e sarà affiancata da un osservatorio per la salute destinato a monitorare, analizzare e prevenire meglio gli effetti dei cambiamenti climatici sulla salute.
La Commissione continuerà poi un una azione "sistemica" che integrerà le considerazioni relative alla resilienza ai cambiamenti climatici in tutti i settori d'intervento segnalando tre priorità: integrare l'adattamento nella politica macrofinanziaria, creare soluzioni per l'adattamento basate sulla natura e incentivare le azioni di adattamento locale. Questo sia dentro l'Unione sia sul piano internazionale, nel solco dell'Accordo di Parigi.
(Fonte: Commissione Ue)Per
ulteriori informazioni
Strategia UE 2020 di adattamento ai cambiamenti climatici
Sito web sull'adattamento ai cambiamenti climatici
Contenuti video sull'adattamento ai cambiamenti climatici
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