COP26 di Glasgow. Gli appelli dei climatologi e del Papa / giorno 10

di REDAZIONE

Dopo il G20 di Roma, continua a Glasgow la Cop 26, la Conferenza delle Nazioni unite sui cambiamenti climatici. Sono quasi trent'anni ormai che l'Onu riunisce la gran parte dei paesi del globo in vertici globali sul clima – le COP appunto, alias ” Conferenza delle Parti”.

I negoziati di Glasgow sono entrati ieri nella decima giornata. A dichiarazioni pubbliche dei cotraenti più grandi - Russia, Cina, Stati Uniti - non fanno ancora seguito mosse tali da poter assicurare  un successo pieno della Cop26.  Si tratterà fino all'ultimo minuto, mentre si moltiplicano gli appelli a riconoscere in pieno la gravità della crisi climatica. 

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Glasgow arriva a un lustro di distanza dalla Cop21, che si tenne a Parigi nel 2015 e fu una svolta: gli stati del mondo misero a punto infatti un accordo per limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5 gradi, con politiche nazionali ad hoc (i Piani di riduzione delle emissioni) e relativi impegni economici.





Foglieviaggi non ha una propria presenza alla Cop26 ma rilancia i servizi di Antonio Cianciullo, firma storica del giornalismo italiano che si occupa di ambiente, presente a Cop26 per conto della rete "Italy for climate". I racconti di Cianciullo, sul sito citato, sono arricchiti dal resoconto tecnico dei negoziati a cura di Toni Federico, Direttore del Comitato scientifico della Fondazione per lo sviluppo sostenibile presieduta da Edo Ronchi.


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