Ciclismo a Tokyo, Italia oro nell'inseguimento a squadre e nuovo record del mondo

di VITTORIO RAGONE*

Straordinario oro per l'Italia nell'inseguimento a squadre al velodromo di Izu, alle Olimpiadi di Tokyo.

Il quartetto azzurro -  Francesco Lamon, Simone Consonni, Jonathan Milan e Filippo Ganna - ha sconfitto in rimonta la quotatissima Danimarca e ha nuovamente ritoccato il record del mondo: 3’42”032.   Aveva stabilito un nuovo record già ieri in semifinale contro la Nuova Zelanda,  con 3'42''307. 

La squadra italiana è stata protagonista di un sensazionale ritorno nella seconda parte della gara: dopo aver tenuto alla pari nei primi due chilometri,  infatti, aveva poi subito dai forti danesi un distacco fino a otto decimi. Ma nei giri finali, con il traino di Filippo Ganna, la clamorosa rimonta fino alla vittoria per 166 millesimi. La Danimarca, il giorno prima in semifinale, era stata protagonista di un incidente clamoroso:  mentre era nettamente in vantaggio sulla Gran Bretagna Frederik Madsen, correndo a testa bassa, aveva letteralmente tamponato l'avversario Charlie Tanfield.    Nella seconda sfida di giornata, l'Australia ha sconfitto la Nuova Zelanda e si è aggiudicata il bronzo.

premiojpeg


L'ultimo oro olimpico italiano risaliva a Roma 1960, con una squadra formata da  Luigi Arienti, Franco Testa, Mario Vallotto e Marino Vigna, che sconfisse la squadra unificata tedesca (argento) e l'Unione sovietica (bronzo). La squadra azzurra ottenne poi l'argento a Tokyo 1964, con Vincenzo Mantovani, Carlo Rancati, Luigi Roncaglia e Franco Testa.  Arrivò poi un bronzo ancora quattro anni dopo,  Città del Messico 1968, con  Lorenzo Bosisio, Cipriano Chemello, Giorgio Morbiato, Luigi Roncaglia e Gino Pancino.

A Roma 1960 l'Italia vinse anche nella velocità individuale, con Sante Gaiardoni (bis di Giovanni Pettenella nel 1964) e nella crono sempre con Gaiardoni; e nel tandem con  Giuseppe Beghetto e Sergio Bianchetto (Bianchetto rivinse con Angelo Damiano a Tokyo).   


*VITTORIO RAGONE (ha fondato www.foglieviaggi.cloud. Nato a Castellammare di Stabia nel 1955, ha lavorato prima all'Unità poi a Repubblica. Ama il trekking e l'opera, lo appassionano le nuove tecnologie e la fantascienza. Tifa Juve Stabia e Napoli, in sequenza)


clicca qui per mettere un like sulla nostra pagina Facebook
clicca qui per seguirci su Twitter
clicca qui per consultarci su Linkedin
clicca qui per guardarci su Instagram