Capitale italiana della cultura - VOLTERRA / Etruschi, questi (s)conosciuti
di VITTORIO RAGONE*
Lo sfondo obbligato - non il cuore, però - del dossier di Volterra è l'identità etrusca, di cui la città è storicamente una culla e che ha conservato fino a oggi un fascino arcano, ispirazione per opere d'arte in tutte le forme.
la candidatura: VOLTERRA
Anche se il documento non si culla sulle glorie architettoniche e urbanistiche del passato, una delle idee forza riguarda proprio il "progetto espositivo del nuovo millennio" che dovrebbe ricostruire l’immaginario della antica civiltà per come è stato rielaborato nel corso dei secoli.
Il Museo Mario Guarnacci, che già oggi ospita una delle collezioni più celebri nonchè una importante raccolta di Etruscheria (opere e manufatti della rinascita culturale "indigena" che la Toscana conobbe nel Settecento), sarà nei piani del Comune il centro logistico del nuovo percorso museale.
(L'ombra della sera, celeberrima statuetta votiva etrusca di Volterra)
Dal Guarnacci dovrebbe dipanarsi una esibizione multidisciplinare che racconterà la "potenza seduttiva" di un popolo mai rassegnato e mai del tutto disvelato: per Volterra è un po' il simbolo di quella "ri-generazione" che il dossier da Capitale della cultura ha scelto come parola chiave effettiva.
Troveranno così spazio gli oggetti che già arricchiscono l'esperienza quotidiana di una visita in città (le urne, le porte, le mura, le cisterne ....) ma anche il lascito di film, comics e videogame, e l'eredità che ancora vive nella cultura materiale, dal collezionismo al cibo, dall’artigianato ai social network. Accanto al museo Guarnacci altre 37 location - come si usa dire, e inclusi botteghe e ristoranti - faranno da stazioni di un viaggio in bilico tra la storia e la fantasia.
*VITTORIO RAGONE (ha fondato foglieviaggi. Nato a Castellammare di Stabia nel 1955, ha lavorato prima all'Unità poi a Repubblica. Ama il trekking e l'opera, lo appassionano le nuove tecnologie e la fantascienza. Tifa Juve Stabia e Napoli, in sequenza)
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Il Museo Mario Guarnacci, che già oggi ospita una delle collezioni più celebri nonchè una importante raccolta di Etruscheria (opere e manufatti della rinascita culturale "indigena" che la Toscana conobbe nel Settecento), sarà nei piani del Comune il centro logistico del nuovo percorso museale.
(L'ombra della sera, celeberrima statuetta votiva etrusca di Volterra)
Dal Guarnacci dovrebbe dipanarsi una esibizione multidisciplinare che racconterà la "potenza seduttiva" di un popolo mai rassegnato e mai del tutto disvelato: per Volterra è un po' il simbolo di quella "ri-generazione" che il dossier da Capitale della cultura ha scelto come parola chiave effettiva.
Troveranno così spazio gli oggetti che già arricchiscono l'esperienza quotidiana di una visita in città (le urne, le porte, le mura, le cisterne ....) ma anche il lascito di film, comics e videogame, e l'eredità che ancora vive nella cultura materiale, dal collezionismo al cibo, dall’artigianato ai social network. Accanto al museo Guarnacci altre 37 location - come si usa dire, e inclusi botteghe e ristoranti - faranno da stazioni di un viaggio in bilico tra la storia e la fantasia.
*VITTORIO RAGONE (ha fondato foglieviaggi. Nato a Castellammare di Stabia nel 1955, ha lavorato prima all'Unità poi a Repubblica. Ama il trekking e l'opera, lo appassionano le nuove tecnologie e la fantascienza. Tifa Juve Stabia e Napoli, in sequenza)
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