Capitale italiana della cultura - PIEVE DI SOLIGO / i sostenitori

di REDAZIONE

Il dossier di Pieve di Soligo è sostenuto all'unanimità dal Consiglio regionale del Veneto e coinvolge tutti gli altri comuni dell'Alta marca trevigiana (Valdobbiadene, Segusino,
Vidor, Moriago della Battaglia, Miane, Farra di Soligo, Sernaglia della Battaglia,
Refrontolo, Follina, Vittoriese, Vittorio Veneto, Cison di Valmarino, Tarzo, Revine
Lago, Fregona, Cappella Maggiore, Sarmede, Cordignano, Conegliano, Susegana, San Pietro di Feletto, Codognè, San Vendemiano, Colle Umberto, Santa Lucia di Piave, Mareno di Piave, Vazzola, San Fior, Godega di Sant’Urbano e Orsago).

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 La candidatura è stata istruita da una commissione di indirizzo di cui hanno fatto parte, oltre al sindaco, la vicesindaca e altri amministratori, anche  Viviana Carlet che cura la direzione artistica del Lago Film Fest, lo storico locale Enrico Dall’Anese,  l'architetto e delegato FAI  Enrico De Mori, 
Federico Della Puppa della Fondazione Francesco Fabbri, Giancarlo Nadai presidente dell'Associazione musicale Toti dal Monte, Maria Teresa Tolotto direttrice del Museo e dell'archivio del Duomo di Oderzo.

Fra le carte che si gioca il paesino veneto ci sono tre personaggi illustri che ne hanno interpretato la storia e lo spirito. Il poeta Andrea Zanzotto (vedi pezzo a parte),  di cui a ottobre di quest'anno ricorrono i cento anni dalla nascita, l'economista cattolico Giuseppe Toniolo le cui spoglie riposano nel Duomo di Santa Maria Assunta e infine il soprano Toti dal Monte, alias Antonietta Meneghel, voluta giovanissima da Toscanini alla Scala  e grande interprete della Lucia di Lammermoor,  dell'Elisir d'amore e della Butterfly. 


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