Calabria nel cuore / 2 Sant'Andrea Jonio

di FILIPPO VELTRI*

Sant' Andrea Apostolo è un piccolo paese del versante ionico della Calabria, tra Soverato e Locri. E' nel basso catanzarese, si affaccia sul golfo di Squillace; il territorio si estende dal livello del mare sino a mille metri di altitudine, con ben 4 km di costa.

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Proprio di questa costa mi innamorai nel lontano 1991. Una cosa incredibile: i Caraibi in terra calabra.  Spiaggia lunga e dorata, poi una schiera di eucalipti, poi la ferrovia, poi la statale 106 e dopo, ma solo dopo, le case del borgo marinaro. Siamo in Calabria?, mi chiesi subito.  Sì, sono proprio qui; e qui mi sono sistemato grazie anche ad una rara persona che, ahimè, non c’è più, l’ingegnere comunista Italo Jannoni.

Sulla fascia marina, pianeggiante e coltivata soprattutto ad agrumeti ed uliveti, non c’è stata  alcuna speculazione edilizia. Sembra di essere in un’altra terra, solo i lidi e due villaggi che manco ti accorgi che esistano, nascosti come sono dagli alberi.

Il mare cristallino; una fascia collinare con uliveti, vigneti ed orti; la montagna, molto ben conservata e che costituisce un ricco patrimonio ambientale, con boschi di castagno, leccio e faggio. Immersi in un equilibro ecologico incontaminato, in un susseguirsi di piccole cascate naturali fra gli alberi, i torrenti Alaca e Salubro, affiancati da antichi ruderi di mulini ad acqua.

Ma è il mare l'apice, pulito e limpidissimo con le sue spiagge larghe e bianche. Sant' Andrea Jonio storico e la Marina sono i due centri abitati. Il primo è ben conservato, un borghetto medievale con un intrico di strette viuzze e stradine molto suggestive, alcune hanno ancora il pavimento con lastroni di granito. La posizione del paese è splendida, invidiabile: davanti il mare ed alle spalle le montagne, che sono l'avamposto dei monti delle Serre. Sorge alla sommità di tre colline ed è una vera e propria terrazza sul mare. Anticamente fu una robusta postazione difensiva contro le incursioni saracene.

Da qui, oltre le dolci terrazze coltivate a vite ed ulivo, la vista si allunga sul Golfo di Squillace con le sue punte estreme, Capo Colonna e Punta Stilo, che nelle giornate limpide si riescono a scorgere dai punti strategici.

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La presenza di due villaggi turistici (Nausicaa Village e Villaggio Sanr'Andrea), di diversi stabilimenti balneari e di numerose strutture ristorative ne fanno una località turistica apprezzata.

 La storia di Sant'Andrea Apostolo dello Jonio, sebbene non sempre chiara e tutt'ora da investigare, è interessante. Con certezza si può affermare che il paese ("Casale") sorge a cavallo tra il X e l'XI secolo, nei pressi di una Grangia basiliana fondata da  monaci sfuggiti alla furia iconoclasta di Bisanzio. I monaci basiliani giunsero prima in Sicilia,  tra l'VIII e il IX secolo, successivamente si spostarono in Calabria dove fondarono Cenobi o eremi sulle colline dei litorali ionici e tirrenici.

Un'altra testimonianza bizantina è rappresen­tata dalla Chiesa di Campo. Riportata negli antichi documenti col nome di San Martino ed in un secondo tempo col nome di Santa Maria di Campo, è un classico esempio di chiesa rurale, di quelle che i basiliani costrui­vano nelle campagne per dare supporto ai contadini. Più umile nelle rifiniture e nei materiali, è un modello compositi­vo dell'architettura del periodo. L'altare è esposto ad oriente e l'entrata ad occidente. Nel 1985, nel corso dei lavori di restauro curati dalla Amministrazione Comunale, sono stati rinvenuti preziosissimi affre­schi bizantini, presumibilmente del X e XIII secolo.

  Anche oggi che il mare ha rubato un bel po’ di spiaggia e la pandemia ritarda gli interventi già previsti e progettati,  Sant’Andrea resta un luogo che le parole non bastano a descrivere. Anche qui, dunque, un luogo del cuore. Ma tanto del cuore che anni fa mi hanno fatto persino cittadino onorario.    


*FILIPPO VELTRI (Nato a Cosenza nel 1954, è stato caposervizio ed inviato all’Unità, all’ Ansa responsabile della sede della Calabria, collaboratore di Repubblica e Sole 24 ore. Ha scritto fra gli altri “Braccianti in Calabria” e “Elezioni, come nascono le candidature”)

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