Bretagna, fra terra e mare i voli dei druidi

 di GIOVANNI COTTICELLI*

"Once a man like the sea I raged, once a woman like the earth I gave"

(The Cinema show, Genesis)


 Il mare di sera che prima gorgoglia, poi ribolle; e sale, sale fino ad inghiottire la terra, e crea isole che al mattino dopo non trovi più. Una, piccola, davanti Saint Malo, dove più rapido, irruente come i corsari che da lì partivano, arriva l’Oceano. Passeggi sulla spiaggia, arrivi al promontorio e risali sul lungomare; il tempo di cenare qualcosa, ritorni e il mare è dieci metri più su, al livello del corso, e il promontorio è un’isola.mont-st-michel-986320_960_720jpg(Mont Saint Michel         foto Pixabay)

Più lente salgono le onde a Mont Saint Michel (“au peril de la mer” era il nome completo in origine): ipnotiche. Ti scordi anche la fame, ti siedi sul muretto e aspetti per ore, fino a notte inoltrata, che il monastero su cui è sorto il villaggio e ancora più su il bastione e la guglia divengano ancora un’isola - gioco e dono unici della natura. Dentro la fascia costiera la Bretagna armoricana: la terra, i suoi boschi a tratti impenetrabili e le grotte, la Broceliande che con la Cornovaglia sull’altra sponda della Manica si popolano davanti ai tuoi occhi dei druidi, di Artu’ e Merlino.

La foto della vita non l’ho fatta, è rimasta nel retrovisore della mia auto di allora: le brume sotto di noi e gli specchi d’acqua che le foravano. Bretagna e Cornovaglia, le due sponde della Manica: tutt’uno già a quei tempi, inestricabile intreccio di miti e storia tra loro e il Galles e l’Irlanda. È mito che il cerchio di pietre di Stonehenge sia stato costruito 3.000 anni prima di Cristo con rocce provenienti dal Galles? No, è storia, comprovata dalle datazioni al radiocarbonio. È mito che sia stato eretto ad immagine della volta celeste? No, l’allineamento dei blocchi è fedele nel solstizio d’estate e nell’equinozio d’inverno.cliff-of-moher-2371819_960_720jpg(Cliffs of Moher     foto Pixabay)

È mito che sia stato eretto dapprima in Irlanda, e poi trasportato dov’è da Merlino per essere il monumento funerario di Uther Pendragon e di Artu’ suo figlio? È mito; ma mai come lì il limite con la realtà sfuma, e diviene impercettibile quando le guide del posto ti mettono in mano la bacchetta del rabdomante e a un certo punto ti accorgi che vibra, che tira da una parte.

Bretagna, Cornovaglia: il mio viaggio tra storie e leggende tra mare e terra non poteva che concludersi, distante per noi ma non per i druidi, con la terra,  quella che vince anche sul mare, più alta anche del volo dei gabbiani: le Cliffs of Moher.

"...There is in fact more earth than sea”


*GIOVANNI COTTICELLI (Nato l'1 settembre del 1958, stabiese. Medico, ecografista, con anamnesi personale di esposizione ultraquarantennale agli ultrasuoni. Passioni: l’Inter e i concerti live. Non è convinto di essere “too old to rock’n’roll”, ed è invece ragionevolmente sicuro di essere “too young to die”)                          

                                   

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