Bioparco, è morta la leonessa Naisha

di REDAZIONE

(foto di Massimiliano Di Giovanni – Archivio Bioparco)

“La giovane leonessa asiatica Naisha ci ha lasciato, stroncata da un male congenito”. 

Con queste parole il presidente del Bioparco di Roma, il biologo Francesco Petretti, ha dato oggi la brutta notizia:  “Si è trattato - ha spiegato Petretti - di una rara patologia di origine genetica dovuta ad una malformazione alla base del cranio che condiziona la comunicazione fra il cervelletto e il midollo spinale, schiacciandolo. Un difetto purtroppo presente fra i leoni asiatici di tutto il mondo, probabilmente associato alla forte consanguineità in questa popolazione, ridotta quasi all’estinzione”.


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Nel tentativo di salvarla, Naisha era stata operata due volte.  Seguita dallo staff veterinario e zoologico, si è sperato fino all’ultimo che, con il passare del tempo e con la crescita della scatola cranica, la leonessa potesse stare meglio e il rischio diminuisse. 

Dopo il primo intervento, infatti, era stato rilevato un miglioramento. Sembrava che la fase critica fosse passata, ma purtroppo non è stato così. Dopo pochi mesi i sintomi si sono ripresentati e, dopo una risonanza magnetica e tac, è stata effettuata una seconda operazione neurochirurgica, cui è seguita una terapia intensiva per stabilizzarla. Poi la situazione è precipitata, nonostante le terapie di sostegno.

In questi mesi il caso della leonessa Naisha, e della sorella gemella Aasha - deceduta a pochi mesi dalla nascita a causa della stessa patologia - è stato al centro di consulti internazionali, tanto che è stato creato un gruppo di ricerca tra Israele, Germania, Stati Uniti e Regno Unito, alle prese con la stessa problematica, e le maggiori cliniche veterinarie universitarie italiane.


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