Bicocca studia le città meno sprecone: Milano prima in Italia e quarta in Europa

di REDAZIONE

Milano è la città più “circolare” d'Italia. Seconda Trento. Terza Bologna. A affermarlo è la classifica dei centri urbani più e meno virtuosi sul piano dell'economia circolare (ovvero l’economia basata sul riutilizzo delle risorse e sulla riduzione degli sprechi), stilata dai ricercatori del Cesisp, il Centro studi in Economia e regolazione dei servizi, dell'industria e del settore pubblico dell'Università di Milano-Bicocca, presentata questa mattina con il patrocinio del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

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Giunta alla seconda edizione, la classifica mostra due novità: è stato ampliato il numero delle città coinvolte, salite da 10 a 20 e selezionate tra le città più popolose d'Italia e i capoluoghi di regione che disponessero delle informazioni richieste dall'indagine, e per la prima volta è stato realizzato un confronto al livello europeo. Le città italiane prese in considerazione sono state, in ordine alfabetico, Aosta, Bari, Bergamo, Bologna, Brescia, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Pescara, Reggio Calabria, Roma, Torino, Trento, Venezia e Verona.

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I ricercatori hanno individuato cinque cluster rappresentativi – input sostenibili, condivisione sociale, uso di beni come servizi, end of life, estensione della vita dei prodotti – comprendenti a loro volta 28 indicatori di circolarità, tra cui i dati sulla raccolta differenziata e sull'utilizzo dei trasporti pubblici o dei servizi di sharing mobility, il livello di concentrazione di PM10, la diffusione di eco-brevetti e di imprese ascrivibili alla categoria dei green jobs. Per ogni indicatore è stata stilata una graduatoria parziale delle città, con punteggi da 0 a 10. Infine, la media ponderata dei punteggi parziali ha determinato un indice di circolarità urbana, in base al quale è stata stilata la classifica finale.


Al primo posto è risultata – come nella prima edizione – Milano, città più circolare d'Italia con un punteggio di 7,7 su 10, seconda Trento (7,5), terza Bologna (7,2). Le ultime posizioni sono esclusivamente coperte da centri urbani del Sud Italia, con Catania (3,8) e Palermo (3,9) fanalini di coda. Le uniche città del Nord Italia ad avere un punteggio al di sotto della sufficienza sono Genova (5,8 punti), Verona (5,7 punti) e Aosta (5,2 punti). A stupire i ricercatori non è stato tanto «il divario ormai noto tra Nord e Sud, ma la differenza riscontrata tra Nord e Centro Italia. Le prime città del Centro sono Roma e Perugia che si classificano solamente al 12esimo e 13esimo posto, con un risultato al di sotto della sufficienza, rispettivamente 5,5 e 5,3. I risultati della graduatoria per indice globale di circolarità non sono incoraggianti: solo otto Comuni sui venti in esame riescono a raggiungere un valore di piena sufficienza. Con differenze territoriali che rappresentano un vero e proprio ostacolo per la crescita dell'economia circolare in Italia».


Il Cesisp ha anche messo a confronto Milano con altre grandi metropoli europee: Amsterdam, Berlino, Bruxelles, Copenaghen, Londra, Madrid, Parigi e Praga, utilizzando gli stessi criteri di analisi usati per il contesto italiano. La città più circolare d'Europa è risultata Copenaghen con un punteggio medio di 3,26 su 5. Al secondo posto Parigi (3,21), al terzo Berlino (3,18). Milano è quarta con un punteggio medio di 3,13, lasciandosi alle spalle, tra le altre, Londra e Madrid (sesta e settima).


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