Beatrice e Dante a Verona, una docufiction con Barra e Santamaria

di REDAZIONE

Francesca Barra, giornalista e scrittrice, e l’attore Claudio Santamaria conducono lo spettatore in una caccia al tesoro attraverso la memoria e i luoghi di Dante Alighieri a Verona: è il video prodotto dal Comune, che ne ha affidato la realizzazione al regista Fabrizio Arcuri. L'occasione, ovviamente, è il settecentesimo anniversario  della morte del poeta italiano per antonomasia. 

La Verona di Dante, questo il titolo, fa da prologo al progetto Dante a Verona 1321-2021, che coinvolgerà per l'intero 2021 il capoluogo – dal Comune all’Università, dalla Diocesi ai teatri cittadini a varie istituzioni e associazioni culturali con dovizia di spettacoli, arte e cultura. 

Il docuvideo (un "mediometraggio a metà fra documentario e fiction", lo definisce il regista) segue le tracce del padre della lingua nazionale costruendo nello stesso tempo un ritratto della città del suo esilio - dal 1313 al 1318 - attraverso una Verona in cui due coniugi si ritrovano previo appuntamento, "cercando le bricioline, come nelle favole". E' questa, la caccia al tesoro. 

Francesca Barra accompagna il cammino con un testo composto dalla scrittrice veneziana Ginevra Lamberti, vincitrice del Premio Mondello 2020, che ci racconta tutto, anche il segno zodiacale di Dante. Le musiche originali sono di Giulio Ragno Favero mentre la parte video è curata da Colorful Mind.

L’universo dantesco viene evocato attraverso brani della Commedia dalla voce di Claudio Santamaria, vincitore nel 2016 del David di Donatello come miglior attore protagonista per Lo chiamavano Jeeg Robot. Santamaria che recita e insieme chiosa, raccontandoci come in una guida amicizie e consuetudini del Dante veronese. 


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