Archivio Alinari, cinque milioni di immagini e di oggetti
di REDAZIONE
L’archivio fotografico Alinari può essere suddiviso in patrimonio analogico e patrimonio digitale.
Il patrimonio analogico consta di un totale stimato di 5.020.916 beni fotografici, numerosi dei quali unici, databili dal 1840 ai nostri giorni. Si compone di tre principali nuclei: materiale fotografico (positivi, stampe e album fotografici, negativi sia su lastra di vetro che su pellicola e incunaboli come dagherrotipi, ambrotipi, ferrotipi, e altri oggetti unici); materiale bibliografico (una ricchissima biblioteca specializzata composta da volumi, riviste e libri rari); materiale strumentale (apparecchiature fotografiche, attrezzature storiche da atelier, corredi e strumenti tecnici che testimoniano in vario modo l’uso e la pratica della fotografia).
Ai tre nuclei archivistici si aggiunge il fondo legato all’attività della Stamperia d’Arte Alinari che conserva negativi, stampe, cataloghi commerciali oltre ai macchinari, tra cui una preziosa macchina per la stampa in collotipia.
L’intero patrimonio analogico è attualmente conservato presso i magazzini della società Art Defender di Calenzano, organizzato in depositi di massima sicurezza ed è in corso la verifica dell’integrità materiale del patrimonio acquisito, come stabilito dalla legge regionale, attività che si concluderà nella prossima estate. Si tratta di una collocazione temporanea, in attesa dello spostamento a Villa Fabbricotti in via Vittorio Emanuele II a Firenze, edificio di pregio storico-artistico, individuato per la conservazione e consultazione del patrimonio Alinari.
L’archivio di immagini fotografiche digitalizzate è composto invece da 259.692 immagini, con relative banche dati, sistemi di gestione e di stoccaggio, marchi e diritti d’uso delle immagini.
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