Turisti per caso, quei viaggi senza spocchia

di CARLA CHELO*

Sono passati quindici giorni da quando è uscita in edicola Turisti per caso, la rivista per viaggiatori curiosi, scritta da quelli che i posti li conoscono bene. La formula come il titolo resta la stessa: viaggi alternativi, senza spocchia. Patrizio Roversi che insieme a Syusy Blady anima l’iniziativa, la definisce un’impresa da fuori di testa: “Un giornale cartaceo che si vende in edicola, mentre le edicole stanno sparendo, con tanti articoli da leggere, invece dei soliti manualetti - tanto le istruzioni pratiche le trovi in pochi clic sul web - in tempi di Covid poi, quando viaggiare è tornato a essere un sogno, è decisamente controcorrente. E tutto questo, ad agosto”.

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Nonostante le scelta impopolare i riscontri sono buoni. Troppo presto per conoscere i numeri delle vendite (40 mila le copie tirate) ma sul web un po’ di rumore c’è stato, arrivano giudizi e commenti e molti sono positivi.  E' che Roversi alle sfide non riesce a resistere. Dice di essere un tipo da poltrona e da trent’anni non fa che portare a casa imprese impossibili, come il giro del mondo in barca a vela, i viaggi sulle orme di Darwin, neanche la maratona di New York si è fatto mancare: ci ha messo più di sette ore, ma l’ha portata a termine. Il suo motto è: “Se ce la faccio io ce la possono fare tutti” e su quest’idea inclusiva e popolare da anni si occupa di viaggi e racconti, in modo lieve ma non superficiale.

La sua community, nata da un sito dove ci si scambiava esperienze e ricordi di viaggio, è diventata poi l’anima delle popolari trasmissioni in tv. E ora che il Covid ha mandato all’aria tutte le nostre sicurezze sui viaggi eccolo spuntare con un progetto nuovo e per di più un po’ old style, articoli da leggere, non solo foto da sfogliare, belle storie e approfondimenti. Un giornale per viaggiatori, fatto da viaggiatori. 

Non una raccolta letteraria, la carta è più ecologica che patinata, ci sono tanti colori, foto ampie. Ci potete leggere - come foglieviaggi aveva anticipato - il reportage sull’isola di Nureyev, Li Galli, l’arcipelago delle sirene della nostra Annamaria Passaro, uno dei luoghi più affascinanti ed esclusivi del Mediterraneo dove ancora oggi si può sbarcare solo su invito. Potete incamminarvi lungo il cammino di San Benedetto in Umbria accompagnati da Syusy Blady o scoprire qualcosa d’inedito al Circeo, approfondire la conoscenza dei misteriosi Nuraghi di Sardegna. C’è tanta Italia naturalmente, nell’anno in cui in pochi si sono avventurati all’estero con i voli ridotti, le frontiere di nuovo complicate e incerte, ma anche tante suggestioni per continuare a sognare: Israele e Giordania, Giappone e Mississipi, i viaggi solidali in Africa. 

E poi le schede per approfondire, quelle per conoscere gli autori, sempre persone che con le realtà descritte hanno una lunga storia e tanto da dire. Un giornale di viaggi scritto in modo approfondito ma non pesante. Nello stile di Turisti per caso che seleziona il meglio di una comunità cresciuta nel tempo. C’è un racconto di Pino Cacucci, scrittore, traduttore, e non è sul Messico, ma sull’isola d’Elba (una visita in bici alle miniere di ferro abbandonate) che frequenta da anni.

*CARLA CHELO (Nata a Roma, ha lavorato per il quotidiano l'Unità, il settimanale Diario della settimana e i tg di Studio Aperto e di Tgcom24 a Mediaset. Ora viaggia e scrive solo per piacere)
   

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