Tornano le Giornate FAI d'autunno, in 300 città visite libere a borghi, monumenti e castelli

di PAOLO VELTRI *

(immagini dal sito del Fondo Ambiente Italiano)


Sabato 16 e domenica 17 ottobre tornano le Giornate Fai d’autunno, grande evento “di piazza” dedicato alle visite al patrimonio italiano d’arte e natura:  giunto alla decima edizione, come negli anni scorsi può contare sullo slancio dei giovani volontari del Fondo Ambiente Italiano, promotori e protagonisti dell'iniziativa.


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(Il castello di Avio, nel Trentino)


Tra le aperture proposte ci sono percorsi naturalistici e luoghi “verdi” e anche siti prettamente storico e artistici: verrà offerta al pubbico una narrazione che abbraccia il paesaggio in cui sono immersi. E di particolare impatto saranno due visite in zone devastate quest’estate dagli incendi: Santu Lussurgiu (OR) e il Monte Reventino (CZ). 

Il catalogo dei luoghi visitabili è, come di consueto, amplissimo: in 300 città d’Italia, 600 siti solitamente inaccessibili oppure poco noti che meritano di essere valorizzati saranno "svelati" in tutta la loro bellezza e unicità, nel rispetto delle norme di sicurezza sanitaria (ai partecipanti alla manifestazione verrà suggerito un contributo non obbligatorio di 3 €. I posti sono limitati; la donazione online consentirà, a chi lo volesse, di prenotare la visita. Prenotazione online consigliata – salvo diverse indicazioni segnalate sul sito – ed elenco completo delle aperture su www.giornatefai.it)


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Milite ignoto, aperti anche i siti militari 

Tantissime le tipologie da scoprire: dai complessi religiosi ai palazzi, dai castelli alle aree archeologiche, dai piccoli musei ai parchi e giardini storici, e ancora borghi, aree naturalistiche, luoghi produttivi e molto altro. Inoltre, in occasione del centenario della traslazione della salma del Milite Ignoto, il Ministero della Difesa, lo Stato Maggiore della Difesa e le Forze Armate concederanno l’accesso straordinario in 42 luoghi-simbolo di significativa importanza storica e istituzionale.


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(L'Accademia aeronautica di Pozzuoli)


Tra le aperture di maggior rilievo si segnalano a Roma il Casino del Bel Respiro, edificato nel parco di Villa Pamphilj da Alessandro Algardi nel 1644 per papa Innocenzo X e oggi sede di rappresentanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri durante le visite di Capi di Stato e di Governo. A Milano il Nuovo Campus Bocconi, realizzato sull’area dell’Ex Centrale del Latte a firma delle archistar Kazuyo Sejima e Ryue Nishizawa e dello Studio SANAA di Tokyo, e progettato secondo criteri di biocompatibilità ed ecosostenibilità. A Firenze la cinquecentesca Villa Salviati, che oggi ospita gli Archivi Storici dell’Unione europea e i Dipartimenti di Legge e Storia dell’Istituto Universitario Europeo. 


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(L'abbazia di San Fruttuoso, a Camogli)


Donazioni volontarie

E ancora: a Torino la Scuola d’Applicazione dell’Esercito, che ha sede nel Palazzo Arsenale, edificato durante la prima metà del Settecento su progetto di Filippo Juvarra, che vanta un cortile di 66 metri appena restaurato e ebbe tra i suoi allievi il matematico Lagrange, Cavour e i generali  Lamarmora e Cadorna. A Napoli il settecentesco Palazzo Serra di Cassano, dove oggi si trova l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici e dove in occasione delle Olimpiadi di Roma 1960 venne organizzato il famoso “Gran Ballo dei Re”. A Matera la Scuola di Alta Formazione e Studio “Michele D’Elia”, parte dell’Istituto Centrale per il Restauro, dove si preparano i futuri restauratori attraverso un percorso d’eccellenza. A Venezia il complesso dell’Arsenale, nato nel Medioevo come cantiere navale della Serenissima, ricordato da Dante nell’Inferno,  dove saranno aperte aree normalmente non accessibili, tra cui il Salone degli Squadratori, imponente edificio di matrice settecentesca.


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(I giganti della Sila, in Calabria)

Con una donazione volontaria sarà possibile partecipare alla campagna “Ricordiamoci di salvare l’Italia” che sostiene importanti progetti di restauro e valorizzazione. Particolare importanza rivestono quelli dedicati alla sostenibilità e all’ambiente, inteso come intreccio indissolubile di natura e storia, attraverso i quali il Fai esprime il suo modo di essere “ecologista” e il crescente impegno per la diffusione di una più ampia “cultura della natura”. Questa volontà è ben rappresentata dal progetto di recupero e valorizzazione di Monte Fontana Secca a Quero Vas (BL), 150 ettari di boschi e pascoli d’alta quota sul massiccio del Grappa, che raccoglie al meglio le istanze legate alla memoria e all’ambiente.


*PAOLO VELTRI (Giornalista pubblicista, laureato in Relazioni internazionali all'Università della Calabria, si occupa, attraverso riviste, testate giornalistiche e una trasmissione radiofonica, di temi culturali e problemi legati allo sviluppo sociale ed economico della Calabria. Collaboratore di Bottega editoriale in qualità di addetto alle comunicazioni media al Salone internazionale del libro a Torino nel 2014 e 2016, presso Lingotto Fiere. Ha ricoperto il ruolo di addetto marketing e comunicazione per il progetto "Villa Rendano" a Cosenza. Dal 2016 è addetto stampa del Festival leggere&scrivere, organizzato dal Sistema bibliotecario di Vibo Valentia. Da gennaio 2017 è consulente autonomo nell'ambito della comunicazione istituzionale)

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