Salmone, inchiesta ambientalista in Scozia: allevamenti dannosi, no alla espansione

 di REDAZIONE

Una "moratoria" agli allevamenti di salmoni in Scozia è stato chiesto oggi 23 marzo 2021 da una rete di Ong presente in trenta paesi e guidata dall'organizzazione "Compassion in world farming", che si occupa di "sorvegliare" le condizioni di vita e di benessere degli animali da allevamento. Il report e la documentazione fotografica sono stati rilanciati in Italia da Animal Equality, Animalisti Italiani, Animal Law, CIWF Italia Onlus, ENPA, Essere Animali, Jane Goodall Institute Italia, Marevivo e Sea Shepherd Italia.

Secondo l'inchiesta,  l'industria scozzese del salmone infligge ai pesci sofferenze diffuse e viola le norme sul benessere degli animali. L'indagine è stata svolta sotto copertura e ha prodotto un rapporto intitolato "Gabbie subacquee, parassiti e pesci morti: perché è necessaria una moratoria sull’espansione dell’allevamento dei salmoni in Scozia”

leggi: la campagna contro la moratoria all'espansione degli allevamenti

La Scozia - illustra il documento - è il terzo produttore mondiale di salmone atlantico d'allevamento (circa 38 milioni di pesci prodotti nel 2019), con esportazioni in oltre 50 paesi, e il governo scozzese sostiene un piano per la massiccia espansione dell'industria entro il 2030. L’Italia è fra i primi 10 importatori di salmone scozzese. Oltre il 96% della produzione scozzese è gestita da cinque aziende: Cooke Aquaculture, Grieg Seafood, Mowi, Scottish Sea Farms e The Scottish Salmon Company. 

IL VIDEO di COMPASSION IN WORLD FARMING


La ong Compassion ha condotto i suoi rilievi "clandestini" su 22 allevamenti in totale, sia utilizzando droni sia, in 6 casi, sommozzatori.  Sono stati trovati fra l'altro, secondo il rapporto,  "pesci stipati in spoglie gabbie sottomarine, dove questi migratori naturali non hanno altro da fare che nuotare senza meta in condizioni anguste fino all’età di 2 anni. Il grado di sofferenza degli animali è tale che la mortalità può raggiungere il 25% prima che il gruppo sia destinato alla macellazione.

"I salmoni soffrono silenziosamente, nascosti alla vista dei consumatori, in crudeli allevamenti subacquei in tutta la Scozia", ha commentato Sophie Peutrill, responsabile della campagna globale di Compassion in World Farming. 

Secondo la rete ambientalista "non solo l'allevamento del salmone è dannoso per il benessere degli animali, ma anche per l'ambiente. I rifiuti organici e chimici degli allevamenti di salmone scozzesi stanno cambiando la chimica dei sedimenti e uccidono la vita marina sul fondo del mare. I rifiuti degli allevamenti possono portare a una cattiva qualità dell'acqua e a fioriture algali dannose".  "I piani di espansione degli allevamenti sono completamente irresponsabili",  è il verdetto senza appello del dottor Krzysztof Wojtas, responsabile of Fish Policy di Compassion in World Farming.

 
(fonte: ufficio stampa Marevivo)


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