di ANDREA DI MARTINO*

Eravamo in giro per San Gimignano alla ricerca di un ristorante che non fosse uno stellato ma neanche una trappola per turisti, come purtroppo spesso accade nei luoghi tanto frequentati da stranieri. La voglia di un mangiare genuino e radicalmente toscano ci porta a mettere da parte  guide e app e a chiedere in giro alla vecchia maniera. Gli interlocutori ci instradano così verso il ristorante Belsoggiorno, che sta nei pressi di una delle porte di ingresso allo splendido borgo. 

Un locale collegato all'omonimo hotel, dallo stile un po' fermo agli anni 70, guardandolo dall’esterno. Entrando si notano però cura e attenzione agli arredi, ben inseriti nelle mura cinquecentesche del complesso. C'è un bell'affresco alle pareti. La cantina è largamente fornita di vitigni Toscani, divisi per le diverse zone di questo grande terroir: scegliamo un Sangiovese riserva 2016 Il colombaio di Santa Chiara prodotto dalla famiglia Logi proprio a San Gimignano. Ottima espressione di una vigna difficile da trattare in purezza, che ci ha piacevolmente sorpresi.

Il menù è quello che desideravamo, una cucina schietta, classicamente locale: selezioniamo una lombatina di maiale con fichi e cipolla caramellata, davvero piacevole, e gli sformatini di spinaci e porro con fonduta di pecorino, classico e godurioso.

Come primo piatto optiamo per i cappellacci al formaggio di fossa e pistacchi: buoni ... e un ottimo risotto con porcini e lamelle di tartufo nero su vellutata di zucca, un piatto che ci racconta dell'autunno che sta entrando attraverso i boschi che abbiamo appena attraversato.

In carta sono presenti diverse opzioni di carni tra agnello, selvaggina e pollame, oltre alle classiche bistecche cotte su brace a legna.

Dai dessert selezioniamo una mousse di ricotta con cioccolata e frutti rossi e i classici cantucci col vin santo, che chiudono degnamente l’esperienza. Per un conto di 108 euro in due, del tutto adeguato alla qualità della offerta.

Belsoggiorno Via San Giovanni, 91 San Gimignano (Si) Tel 0577 943149

*ANDREA DI MARTINO (1970, Castellammare di Stabia. Vivo inseguendo la passione. La mia vita è una incostante altalena tra la politica e la cucina. Da un po’ la seconda mi appassiona più della prima .Oggi quindi il mio lavoro è cuciniere. E per questo spesso viaggio. Tifo Napoli e Juve Stabia)