RECENSIONE - Scoprire Napoli, sulle tracce delle sue donne
Questa mattina alle 10,30 a Napoli alla Chiesa delle Donne alla Certosa di san Martino viene presentato il libro di Enza Plotino "Percorsi femminili a Napoli" (Edizioni All Around).
Ci saranno Marta Ragozzino, Direttrice Regionale dei Musei della Campania - MIC; Francesco Delizia, Direttore della Certosa e del Museo di San Martino; Maria Filippone, vicesindaco del Comune di Napoli; Maria Rosaria Palma, capo delegazione del FAI di Napoli – FAI Campania; Ersilia Di Palo di E.I.P. Italia - Scuola Strumento di Pace; e Nicola Terracciano di Risorgimento Napoletano.
Insieme all'autrice: Paola Villani, Amalia Scielzo, Biancamaria Sparano e Stefano Valanzuolo.
di TINA PANE*
Sappiamo più o meno tutti chi erano Eleonora Pimentel Fonseca o Matilde Serao, due grandissime figure di intellettuali che sempre ritornano quando si parla della storia di Napoli. E lo sappiamo in virtù del fatto che hanno fortemente influenzato i rispettivi periodi storici e sociali, emergendo con i loro talenti ma anche con impegno, con grinta e con passione in un mondo a forte prevalenza maschile.
Ma quasi sicuramente non conosciamo il nome né le attività di Laura Beatrice Oliva, “poetessa civile e musa del Risorgimento italiano”, di Marianna De Crescenzo, “brigantessa” che a metà Ottocento contribuisce alla causa dell’Unità d’Italia o di Adriana Basile (sorella del più famoso Giovan Battista), dotata di straordinaria bellezza e soprattutto di grande talento musicale.
Sono solo tre nomi, tre esempi tratti dal libro “Percorsi femminili a Napoli” di Enza Plotino, in uscita per i tipi della All Around (pagg. 286, € 16,00). Un libro ma anche una guida che si mette, come spiega il sottotitolo, “sulle tracce delle protagoniste della storia dell’arte, della cultura, della società”, consegnandoci i ritratti di oltre quaranta donne, poche delle quali famose ma non per questo ininfluenti nei rispettivi periodi e campi d’azione.
L’autrice, che non è nuova a questo tipo di lavoro avendo recentemente pubblicato per la stessa casa editrice l’analogo libro “Percorsi femminili a Roma”, si impegna a far emergere dall’oblio della storia e della memoria una serie di figure femminili non necessariamente nate a Napoli, ma che qui hanno agito. E lo fa contestualizzando le biografie nei luoghi dove tali donne hanno vissuto, grazie anche all’apporto di Amalia Scielzo, che firma una serie di camei che descrivono i quartieri e gli scenari della città com’era ai tempi.
Il libro ha dunque una doppia valenza: può essere letto come una interessante raccolta di vite che svelano con quanta difficoltà o sfidando quali pericoli delle donne talentuose diedero un significato anche pubblico alla loro vita, in periodi o circostanze in cui emergere poteva essere una lotta da pagare con la vita o con la riprovazione della società.
Ma il libro è anche una guida che porta il lettore in giro per molti quartieri di Napoli, e con l’aiuto di mappe storiche, fotografie e riproduzioni descrive i luoghi dove queste donne erano all’opera: palazzi, chiese, ospedali, conventi, strade…
D’altra parte, come scrive Paola Villani nell’introduzione, “Napoli è donna (…) anche perché da qui singolari figure sono riuscite a vivere una vita da raccontare, a essere ammesse nella Repubblica della Storia ufficiale. Sovrane o letterate, monache o danzatrici, intellettuali o patriote (spesso sovrapponendo più ruoli): nella sua millenaria storia la patria napolitana ha dato voce molto più di altre a un inedito protagonismo femminile”.
Il grande pregio di questo libro, frutto di un accurato e appassionato lavoro di ricerca, è proprio quello di rinnovare il genere delle passeggiate letterarie, perchè Plotino aggiunge un valore “politico” presentandoci tra aneddoti e storia, tra ritratti, vedute e fotografie, un caleidoscopio di protagoniste femminili “mitizzate o sconosciute” attraverso la traccia urbana dei loro passi, smontando anche certi luoghi comuni sull’arretratezza del meridione.
("Percorsi femminili a Napoli” di Enza Plotino edizioni All Around pagg. 286 € 16,00).
“Durante il lavoro di ricerca e di stesura del libro - scrive l’autrice nella presentazione - le opere d’arte che ho attraversato mi hanno emozionato e sopraffatto continuamente. Vorrei che i viaggiatori e le viaggiatrici del nostro tempo potessero vivere, attraverso queste pagine, la stessa tempesta emotiva impagabile che ho vissuto io, facendolo”.
L’indagine sulle donne che hanno fatto la storia non si ferma a quelle che hanno agito a Napoli ma include anche alcune che sono vissute nelle immediate vicinanze, da Portici a Pozzuoli, da Ottaviano a Pompei. Completano l’opera una traduzione in inglese con testo a fronte e i contributi di Stefano Valanzuolo e di Marcella Marmo, recentemente scomparsa, alla quale il libro è dedicato.
"Percorsi femminili a Napoli" è anche una restituzione di valore per la storia delle donne e un’occasione, se vogliamo, per sostituire l’imbarazzo che da anni vela la “festa della donna” con una celebrazione dell’ingegno femminile di tutti i tempi.
* TINA PANE (Napoli, 1962. Una laurea, un tesserino da pubblicista e un esodo incentivato da un lavoro per caso durato 30 anni. Ora libera: di camminare, fotografare, programmare viaggi anche brevissimi e vicini, scrivere di cose belle e di memorie)
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