Guerra lunga e resistenza che tiene, dove va l'Ucraina secondo i think tank Usa

di ANNA DI LELLIO* 

(immagini da Pixabay)


C’è molta confusione in questi giorni su cosa sta accadendo in Ucraina. Certamente non mancano testimonianze prese in diretta sulle sofferenze dei civili. A parte la propaganda che proviene, come in tutte le guerre, da entrambi le parti, in questo caso l’aggressore russo e il difensore ucraino, riceviamo abbondanti informazioni dai media di tutto il mondo per poter farci un’idea di quello che viene chiamato il teatro di guerra. Sappiamo degli assedi alle città messi in atto dai russi, dei loro bombardamenti ai civili, dell’occupazione di aree del paese che prefigurano un potenziale ridisegno della mappa a favore della Russia, e della resistenza diffusa sia dell’esercito ucraino che della popolazione civile. 

La situazione militare è molto meno chiara. Trovo quindi molto informativi i rapporti quotidiani pubblicati dall’Institute for the Study of War (ISW). Cerchiamo di conoscere meglio questa fonte. Think tank fondato nel 2007 dall’esperta militare americana Kimberly Kagan, un’accademica che ha accumulato anche esperienza sul campo lavorando con il generale MacKrystal, è esplicitamente pro-Atlantico. Lavora insieme al Critical Threat Project (CTP), un gruppo di inchiesta ed analisi della sicurezza creato dall’American Enterprise Institute, un altro think tank dell’establishment americano. Non stiamo parlando di progressisti, ma le analisi militari progressiste si trovano molto difficilmente o mai.


guerra 2png


È importante che l’ISW sia  esplicito sulla metodologia usata per valutare la situazione militare (clicca qui). Si concentra a fare una mappa delle operazioni militari in Ucraina e ad aggiornarla continuamente, basandosi su definizioni di “controllo del territorio” e di “occupazione” che sono condivise dall’esercito americano ma anche da un pensiero militare tattico che va molto indietro nel tempo. Ma questo è ovvio, dato che si tratta di una guerra convenzionale, con carri armati e missili che invadono il territorio nemico. Tutti gli aggiornamenti sono firmati dagli analisti che li compongono mettendo insieme comunicati ufficiali dell’esercito e del governo ucraino e intelligence americana. 

Conoscendo le fonti delle informazioni, possiamo anche valutarne la loro credibilità. E qui farei un inciso. Da tempo cerco più informazioni serie sul battaglione Azov, perché la loro caratterizzazione come gruppo nazista mi inquieta e non poco. Google mi rimanda per prima cosa a Wikipedia, dove tra l’altro leggo che l’OSCE avrebbe documentato i crimini di guerra dell’Azov. Vado quindi subito a leggere il rapporto dell’OSCE e scopro invece un rapporto consegnato all’OSCE dalla Foundation for the Study of Democracy (clicca qui), un’organizzazione diretta da Maxim Grigoriev, che presenta ovunque molti rapporti d’inchiesta: mi viene in mente uno sulla Syria, che definisce attori i “White Helmets.” (clicca qui). 


guerrajpg


Ma torniamo all’Ucraina. Chi voglia sapere di più sulla situazione ad oggi può visitare il sito di ISW  (clicca qui). Ma per chi va di fretta ve ne propongo qui i temi chiave.

1. Lo stato maggiore dell’esercito ucraino per la prima volta ha detto alla popolazione che deve aspettarsi una “guerra lunga.” La Russia starebbe implementando misure di mobilitazione crescentemente draconiane, incluso il reclutamento dei giovani di 17-18 anni inquadrati nella Unarmyia (Esercito russo dei giovani). 

2. L’esercito ucraino informa che ha ucciso tre comandanti di reggimento russi nelle ultime 24 ore, mentre si moltiplicano le notizie di ammutinamenti e diserzioni. Il comandante militare russo di stazione a Belgorod City starebbe investigando dieci soldati della 138esima brigata motorizzata che non solo si rifiutano di combattere a  Kharkiv, ma stanno cercando di convincere altri soldati ad abbandonare le proprie posizioni.   

3. Sembra che il Wagner Group, organizzazione russa di mercenari  che si dice privata ma è de facto un’arma di Putin, si prepari a facilitare l’ arrivo di truppe dalla Libya, specificamente quelle del leader del LNA Khalifa Haftar. 

4. Le truppe russe si sono attestate attorno Kyiv senza ancora attaccare direttamente la città, anche se lanciano periodicamente missili indiscriminatamente sulle zone residenziali . Stanno arrivano le prime informazioni sul posizionamento di mine nelle aree circostanti la capitale.

5. Le truppe ucraine hanno respinto un assalto dei russi a Izyum, a sudest di Kharkhiv, e inflitto grosse perdite. 

6. Le truppe russe continuano la loro lenta avanzata su Mariupol ma non hanno conquistato più terreno rispetto ai giorni precedenti. La loro domanda di resa non è stata accettata.

7. Le forze ucraine hanno lanciato dei contrattacchi localizzati attorno a Mykolayiv.

In attesa di un negoziato di pace che non arriva, cerchiamo di capire cosa succede sul terreno



*ANNA DI LELLIO  (Sono Aquilana di nascita, ma mi sento più a casa a New York, Roma, e Pristina. Un po' accademica, un po' burocrate internazionale, e un po' giornalista. Ovviamente ho lavorato per l’Unità. Tra le mie grandi passioni giovanili c’erano lo sci, la lettura, i viaggi, il cinema e la politica. A parte lo sci, sostituito dallo yoga, le mie passioni attuali sono rimaste le stesse)

clicca qui per mettere un like sulla nostra pagina Facebook
clicca qui per rilanciare i nostri racconti su Twitter
clicca qui per consultarci su Linkedin
clicca qui per guardarci su Instagram