Gambero Rosso, la ristorazione riparte: al vertice Romito e Angiolina

di ANDREA DI MARTINO*

Si è tenuta ieri la presentazione della Trentaduesima edizione della guida Ristoranti d’Italia di Gambero Rosso. E’ stata la prima guida presentata dopo il biennio terribile della ristorazione italiana. Il  covid infatti ha profondamento modificato assetti, abitudini ma soprattutto brigate. Il 2021 è stato l’anno della ripartenza e, nonostante grandi difficoltà, il settore della ristorazione di qualità ha mostrato segnali di ripresa. 

I ristoratori di eccellenza hanno dovuto trovare una nuova chiave di volta per uscire dalla crisi e si sono messi in cammino: in alcuni casi modificando completamente lo staff e le formule da offrire ai clienti, sempre mantenendo alta l'attenzione alla sicurezza e alla qualità. La nuova era ha significato anche una nuova ricerca di semplicità, un perseguire la creazione di piatti dai sapori netti, a cui abbinare nuove esperienze di beverage, come gli abbinamenti tra menu e bere miscelato. Nell'anno della transizione, la guida torna con voti e classifiche e aumentano i premi speciali.  “Un anno importante per la ristorazione italiana che ha dimostrato grande capacità di evoluzione e di adattamento” - ha dichiarato Paolo Cuccia Presidente di Gambero Rosso: “Esperti professionisti che sono da sempre portavoce dei prodotti d’eccellenza del nostro Paese ed esempio per chiunque voglia intraprendere e approfondire questo mestiere.”


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LE TRE FORCHETTE 2022

96

Reale | Castel di Sangro [AQ] 

95

Osteria Francescana | Modena

La Pergola dell’Hotel Rome Cavalieri | Roma 

94

Le Calandre | Rubano [PD]

Piazza Duomo | Alba [CN]

Uliassi | Senigallia [AN] 

93

Cracco | Milano

Don Alfonso 1890 | Massa Lubrense [NA]

Madonnina del Pescatore | Senigallia [AN]

Enoteca Pinchiorri | Firenze

Quattro Passi | Massa Lubrense [NA]

Villa Crespi | Orta San Giulio [NO]

Da Vittorio | Brusaporto [BG] 

92

Duomo | Ragusa

Il Pagliaccio | Roma

Dal Pescatore | Canneto sull’Oglio [MN]

Seta by Antonio Guida | Milano

St. Hubertus dell’Hotel Rosa Alpina | Badia [BZ]

Torre del Saracino | Vico Equense [NA]

La Trota | Rivodutri [RI]


                                                                                                                 91

Agli Amici dal 1887 | Udine

Enrico Bartolini Mudec Restaurant | Milano

Berton | Milano

D’O | Cornaredo [MI]

Danì Maison | Ischia [NA] nuovo ingresso

Idylio by Apreda del The Pantheon Iconic Rome Hotel | Roma nuovo ingresso

Imàgo dell’Hotel Hassler | Roma

Laite | Sappada [UD]

Pascucci al Porticciolo | Fiumicino [RM]

Casa Vissani | Baschi [TR] 

90

Andreina | Loreto [AN] nuovo ingresso

Da Caino | Montemerano [GR]

Enoteca La Torre a Villa Laetitia | Roma nuovo ingresso

Taverna Estia | Brusciano [NA]

Glass Hostaria | Roma

Lido 84 | Gardone Riviera [BS]

Lorenzo | Forte dei Marmi [LU]

La Madia | Licata [AG]

Miramonti l’Altro | Concesio [BS]

La Peca | Lonigo [VI]

Il Piccolo Principe del Grand Hotel Principe di Piemonte | Viareggio [LU]



“La ristorazione italiana è l’orgoglio del nostro made in Italy” - ha aggiunto l’Amministratore Delegato Luigi Salerno:  “I maestri della cucina italiana non si sono mai arresi anche in questo difficile anno e hanno mantenuto alti gli standard nonostante le difficoltà che hanno ostacolato il loro lavoro.”


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Aumentano quest’anno i ristoranti premiati ma forse si inizia a notare un po' di stanchezza o distacco nello star sistem in cui si era trasformata l’alta ristorazione in questi anni. Ieri durante la cerimonia di presentazione tenutasi a Roma presso l’hotel Cavalieri Hilton, molte erano le assenze al ritiro dei premi, da Bottura a Gennarino Esposito, passando per Cannavacciuolo e molti altri chef che in questi anni hanno rappresentato delle icone del cibo sul piccolo schermo. Unico giustificato, Gianfranco Vissani, che proprio ieri compiva festeggiava il suo settantesimo compleanno e a cui vanno i nostri auguri.


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I TRE GAMBERI 2022

Angiolina | Pisciotta [SA]

Antica Osteria del Mirasole con Locanda| San Giovanni in Persiceto [BO]

Antichi Sapori | Andria [BT]

Arcangelo Vino e Cucina | Roma

nuovo ingresso

Armando al Pantheon | Roma

Armidda | Abbasanta [OR]

La Brinca | Ne [GE]

Da Burde | Firenze

Ai Cacciatori | Cavasso Nuovo [PN]

Il Capanno | Spoleto [PG]

Agriristorante Il Casaletto | Viterbo

Da Cesare | Roma

Consorzio | Torino

Al Convento | Cetara [SA]

Caffè La Crepa | Isola Dovarese [CR]

Ai Due Platani | Parma

Futura Osteria | Monteriggioni [SI]

La Madia | Brione [BS]

Locanda Mariella | Calestano [PR]

Masseria Barbera | Minervino Murge [BT]

Nerodiseppia | Trieste

Osteria Ophis | Offida [AP]

All’Osteria Bottega | Bologna

Osteria del Treno | Milano

Pretzhof | Val di Vizze/Pfitsch [BZ]

Sora Maria e Arcangelo | Olevano Romano [RM]

Lo Stuzzichino | Massa Lubrense [NA]

Tischi Toschi | Taormina [ME]

Trippa | Milano

Vecchia Marina | Roseto degli Abruzzi [TE]

Osteria della Villetta dal 1900 | Palazzolo sull’Oglio [BS]

Vino e Cibo | Senigallia [AN]

In compenso, grande e giusto entusiasmo tra i giovani che dopo due anni di sacrifici e timori hanno visto premiare i loro sforzi con le meritate forchette, gamberetti o gli altri segni con cui la guida segnala i posti in cui vale la pena  fermarsi a mangiare o bere.

In questa trentaduesima edizione della guida Ristoranti d’Italia di Gambero Rosso sono 270o gli  esercizi segnalati con 245 novità. Aumentano le Tre Forchette (41) con quattro nuovi ingressi nell’olimpo della cucina italiana, così come i Tre Gamberi che passano a 32, con un nuovo ingresso. 11 i locali che guadagnano Tre Bottiglie, i Tre mappamondi sono 4, le Tre Coccotte 3 e i Tre Boccali 4. Aumentano inoltre il numero (42) e le tipologie (21) dei Premi Speciali.

Quest’anno in vetta ai giudizi della guida spicca ancora una volta con 96 punti su 100, Nico Romito con il suo Reale Casadonna a Castel di Sangro in Abbruzzo, che in questi anni è divenuto in un territorio non semplice un punto di riferimento importante per una cucina realizzata a partire dalla ricerca della quintaessenza del sapore.


*ANDREA DI MARTINO (1970, Castellammare di Stabia. Vivo inseguendo la passione. La mia vita è una incostante altalena tra la politica e la cucina. Da un po’ la seconda mi appassiona più della prima .Oggi quindi il mio lavoro è cuciniere. E per questo spesso viaggio. Tifo Napoli e Juve Stabia)

 

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