Fumetti, il bianco e nero di Caniff al Paff! di Pordenone

di REDAZIONE

La Storia e il Fumetto: sono i due protagonisti della mostra “Masters of black and white: Milton Caniff”, che sarà al PAFF! (Palazzo delle Arti e del Fumetto del Friuli) di Pordenone, a due anni dall'inaugurazione del centro, dal 15 dicembre al 24 gennaio prossimo: una contaminazione fra generi e percorsi, che è poi il metodo su cui il museo costruisce gran parte delle sue iniziative. 

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(Un' immagine della mostra virtuale al Paff!)

Caniff è uno dei più noti artisti americani dei comics. Attivo fra gli anni Trenta e i Quaranta, dopo la serie Terry e i pirati inventò il personaggio di Steve Canyon, un pilota autore di mirabolanti imprese belliche in Corea e nel Vietnam.  Canyon esordì sui quotidiani statunitensi nel 1947 - strisce quotidiane e tavole domenicali. L'autore negli anni si schierò su posizioni conservatrici - vedi appunto il Vietnam -; la pubblicazione continuò fino alla sua morte, nel 1988. Al personaggio di eroe avventuriero si sono ispirati grandi del fumetto come Hugo Pratt.

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(Una striscia da Terry e i pirati di Milton Caniff)

«La mostra - ha dichiarato Giulio De Vita, direttore artistico e fondatore del PAFF! -  inaugura la serie di esposizioni dedicate ai maestri della storia del fumetto mondiale 'Masters of Black and White' che porta per la prima volta in Italia tavole di grande valore e si integra nel progetto di creazione della collezione permanente sulla narrazione per immagini del Palazzo del Fumetto di Pordenone».

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(Una striscia di Steve Canyon, il personaggio più celebre di Caniff)

Di Caniff sono esposte 61 tavole, e si tenta una narrazione, attraverso l'autore,  della società fra le due guerre: a partire dagli abiti e dalle acconciature delle protagoniste femminili per le quali Caniff si ispirava alle pagine di Vogue - racconta un comunicato del Paff! - fino all’uso di inquadrature cinematografiche dal basso, "citando apertamente la cifra stilistica di registi rivoluzionari del suo tempo quali Orson Welles e Alfred Hitchcock".

La mostra è in virtual tour (www.paff.it) grazie a fotocamere che permettono una visita a 360° e in alta definizione degli spazi espositivi. Le tavole sono affiancate da contenuti di approfondimento a cura di Luca Raffaelli.  Provengono dalla galleria 9éme Art di Parigi.


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