Enit: resti in Italia il turista esterofilo

Come ripartire dopo la pandemia? Il primo obiettivo secondo l'Enit, l'ente nazionale del turismo,  sarà indirizzare verso le strutture italiane i tanti che rinunceranno ai viaggi all'estero. Uno share del 40 per cento sul totale della mobilità nazionale.  Su un altro versante, il turismo italiano è fra i più colpiti dal forfait degli arrivi internazionali. Nei primi 4 mesi del 2020 il traffico aeroportuale internazionale verso l’Italia è diminuito del 64,8%, 655mila arrivi stranieri negli aeroporti italiani. Ma alla nona settimana di osservazione le perdite già indicano un dato complessivo del -70,7% rispetto allo stesso periodo del 2019. 

 Si avverte in particolare la mancanza di Paesi cosiddetti long haul, con una diminuzione drastica degli arrivi dalla Cina che calano dell' 82% (valore massimo) e dagli USA (-78,1%). Quanto ai pernottamenti internazionali, nel 2020 si stima che il calo si attesterà al -49%, pari a 31 milioni di visitatori, con pernottamenti internazionali inferiori di 108 milioni rispetto al 2019.

La speranza, dunque, è duplice. Lo "storno" del turismo interno e un recupero degli arrivi a corto raggio a luglio. I paesi più vicini  rappresentano il 56 per cento del turismo internazionale in Italia, e secondo l'Enit questa ripresa sarà favorita da una tendenziale stabilità dei prezzi praticati dal sistema ricettivo italiano che nel mese di giugno, addirittura, secondo l'ente fa registrare un valore mediano nella vendita online di 97 euro per camera.

In termini economici totali, i consumi di italiani e stranieri potrebbero determinare comunque una perdita di 65 miliardi di euro (21 miliardi dall'estero). Con tutto questo,  l’Italia turistica nonostante il Covid-19  si conferma secondo Enit la più desiderata e ricercata come meta internazionale. Dall’inizio della pandemia si contano un totale di 711,4 mila mention relative al Travel Italia - di cui 42,8 mila comparse sul web e 669,5 mila sui social - che hanno prodotto 197,3 milioni di interazioni equivalenti ad un investimento pari a 421,3 milioni di euro.