Cappella Sansevero, un concerto per ricordare il principe
di REDAZIONE
Avete mai trascorso qualche minuto in estasi artistica davanti al Cristo velato di Giuseppe SanMartino, in via Francesco de Sanctis 19/21, in Napoli? E avete mai osservato un po' stupefatti un po' inquietati i due scheletri col sistema circolatorio intatto nella cappella Sansevero, a quello stesso indirizzo? Quarant'anni fa il nome patrizio dei Sansevero era ignoto ai più lontano dal Vesuvio (e ignoto spesso anche nella medesima Napoli); oggi, almeno quando la Cappella era aperta prima della pandemia, la fila dei turisti faceva il giro dell'isolato, come per certi musical di Broadway.
Per celebrare questo luogo storico e affascinante - ma soprattutto perchè si aprono le celebrazioni per i 250 anni dalla morte di Raimondo di Sangro, il settimo principe di Sansevero - il Museo diretto da Fabrizio Masucci e l’Associazione Alessandro Scarlatti diretta da Tommaso Rossi si sono uniti in un evento musicale, il "Concerto per il principe". L’Ensemble Barocco napoletano suonerà nella Cappella Sansevero sabato 20 marzo alle 19:30, sarà possibile seguire la diretta sulla pagina Facebook del museo e sul canale YouTube della Scarlatti.
Il "Concerto per il principe" proporrà brani da Alessandro Scarlatti, Domenico Gallo, Francesco Mancini e Leonardo Leo, quattro compositori rappresentativi dell’epoca in cui visse il principe.
Raimondo, nato a Torremaggiore il 30 gennaio del 1710 e morto a Napoli il 22 marzo del 1771, fu il geniale ideatore della
Cappella nonchè una intelligenza eclettica, che teneva insieme la frequentazione con i grandi
compositori del Settecento napoletano e interessi medici e alchimistici in parte ancora circondati da un alone di mistero. Fra le invenzioni di Raimondo di Sangro un grande
orologio a carillon che progettò e fece costruire sul ponte che
collegava la Cappella al suo palazzo, e le cui campane potevano eseguire
qualunque aria si desiderasse.
(fonte: ufficio stampa Museo Sansevero)
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