Capitale italiana della cultura - CERVETERI / La necropoli della Banditaccia

di MASSIMILIANO CACCIOTTI*

La più grande necropoli d’Europa, che si estende in un’area di oltre cento ettari di cui dieci sono oggi recintati e resi fruibili per i visitatori: è questa la principale testimonianza lasciata in eredità dagli etruschi alla città di Cerveteri.

Un’eredità tanto importante che l’Unesco, nel 2004, unitamente alla vicina necropoli di Tarquinia, l’ha resa patrimonio dell’umanità, attestando l’importanza universale di quel cuore di una civiltà oggi scomparsa, ricca di arte e di fascino, che fu un collegamento fra i grandi popoli mediterranei - i Greci, ì Fenici, i Cartaginesi - e la nascente Roma.

la candidatura:       CERVETERI

Fiore all’occhiello della necropoli della Banditaccia è la cosiddetta “Tomba dei Rilievi”, un sacrario capace di conservare, anche a distanza di circa duemila e quattrocento anni, gli arredi e gli oggetti originali, lì posti a corredo, con finissimi rilievi in stucco e tracce di preziosi affreschi a decorare le pareti.

L’antica Caere, questo il nome originario della città, ha saputo custodire gelosamente quelle vestigia, dando un forte impulso agli scavi soprattutto nello scorso secolo, con nuove ricerche e importanti scoperte che proseguono ancora oggi.

159c744c-fffb-4f06-b691-84a5e22203cajpeg

In quelle tombe, che abbracciano un arco temporale che va dal nono al secondo secolo avanti Cristo, c’è lo spirito e la cultura di una civiltà sì antichissima, ma che ancora oggi ci appare, sotto numerosi aspetti, sorprendentemente moderna.

Quello etrusco, infatti, era un mondo in cui uomini e donne vivevano alla pari, cosa davvero inusuale nel mondo antico. Era anche un mondo di commerci, di prosperità economica, di scambi, in cui proprio la città di Caere sapeva eccellere.

Lo testimoniano i numerosi reperti ritrovati nella zona, di cui due, il Cratere e la Kilix di Euphronios, sono stati di recente recuperati dagli Stati Uniti, dove erano giunti a seguito di scavi clandestini, per essere posti nelle sale del museo cittadino.


*MASSIMILIANO CACCIOTTI (Romano, affascinante e geniale, artista poliedrico in attesa di consacrazione postuma. Ho diretto periodici, teatri, associazioni, agenzie pubblicitarie, gallerie, pubblicato racconti, ideato trasmissioni tv, fallendo miseramente in tutto. In compenso coltivo un gusto particolare per i piccoli piaceri: viaggiare, ascoltare musica world anni novanta, andare in Camollia nel giorno del Palio di Siena, guardare per la centotredicesima volta il Favoloso Mondo di Amélie)

clicca qui per mettere un like sulla nostra pagina Facebook
clicca qui per rilanciare i nostri racconti su Twitter
clicca qui per consultarci su Linkedin
clicca qui per guardarci su Instagram

E .... CLICCA QUI PER ISCRIVERTI ALLA NOSTRA NEWSLETTER