Caminia, spiaggia chiara e fondali blu nella terra di Cassiodoro

di FILIPPO VELTRI

La Spiaggia di Caminìa è sullo Jonio meridionale, nel comune di Staletti, a circa 12 Km da Catanzaro Lido e a 9 Km dalla più rinomata cittadina balneare di Soverato.  Ed è un autentico paradiso.  E' facilmente raggiungibile uscendo allo svincolo della statale 106 in direzione Pietragrande, sulla “Costa dei Saraceni”:  una delle spiagge più belle del versante del promontorio di Copanello e dell’intero Golfo di Squillace.

Riparata ed ampia,  con sabbia chiara e fine, Caminìa  è incastonata tra due scogliere panoramiche che formano una baia ricca di grotte, insenature e testimonianze archeologiche. Il mare è cristallino e trasparente,  il fondale scende piuttosto velocemente verso il largo dove, talvolta, è possibile incontrare secche di un paio di metri di profondità.

(San Gregorio di Caminìa)

Il mare generalmente molto calmo, insieme alla profondità ridotta dei fondali ed alle scogliere circostanti ricche di insenature,  fanno di questa insenatura una meta ricercata per gli amanti di snorkeling e di immersione diurna e notturna (la profondità media è di 12 metri). Un particolare interessante è la grotta che si trova lungo la costa di sinistra guardando dal mare.  Secondo la tradizione, sarebbero state depositate lì le reliquie di San Gregorio Taumaturgo. La grotta può essere raggiunta sia a nuoto, sia lungo un sentiero sulla roccia, solitamente usato come trampolino per tuffi in mare.

Famosa come poche, la spiaggia di Caminia possiede una bellezza disarmante. Chi giunge qui per la prima volta non potrà fare a meno di rimanere incantato dal fascino di un golfo dalle mille tonalità di blu, dalle sue pareti rocciose e dalla splendida vegetazione mediterranea.

Il consiglio è visitarla a giugno e luglio, non ad agosto perchè c’è grande intasamento (o meglio c’era… ora non si sa, col coronavirus) e poi ottobre fino a novembre inoltrato.  Vi prenderà alla gola e al cuore perche’ i colori e il mare, l’orizzonte, gli uccelli, gli alberi danno un incredibile senso di liberta’.

caminia sangregorio42815jpg

La storia di Caminia si lega con quella dell’antichissima colonia greca di Skylletion, distante appena 10 km, il mito della cui fondazione rimanda a quello delle vicende della guerra di Troia e al fondatore Ulisse, naufragato in quella terra come sostiene Strabone. Storicamente, invece, la fondazione di Skylletion la si deve con ogni probabilità alla colonia di Crotone, la quale si contendeva con la più meridionale Locri Epizefiri il controllo sull’attuale istmo di Catanzaro e dei traffici marittimi presenti in questo settore costiero, proprio dove oggi si trova l’attuale Baia di Caminia.

Skylletium fu  presidio militare sin dalla prima metà del VI secolo a.C. In età bizantina si hanno notizie del Senatore Cassiodoro (487583)  - nato proprio nella colonia -  uno dei più grandi autori della tarda romanità, al quale si deve una quantità di opere di carattere teologico ed enciclopedico di valore storico inestimabile. L'area archeologica di Caminia è oggi indicata proprio con il nome di Cassiodorea, e le evidenze dell’antico Vivarium (vasche per l’allevamento dei pesci che facevano capo al monastero più a monte) sono ancora ben visibili a pochissima distanza, presso l’attigua scogliera di Copanello. Con l’avvento dei Saraceni e dei Normanni l’intera fascia costiera  fu soggetta a profondi attacchi ed incursioni via mare:  tanto che ancora oggi è in uso l’appellativo di “Costa dei Saraceni”.



clicca qui per mettere un like sulla nostra pagina Facebook
clicca qui per rilanciare i nostri racconti su Twitter
clicca qui per consultarci su Linkedin
clicca qui per guardarci su Instagram