Calabria, la pop art di Rotella in un museo che resta chiuso

di PAOLO VELTRI*

Il fascino di ciò che rimane di un’immagine pubblicitaria, strappata, come lacerata dal passaggio del tempo o da altre casualità, a cui si sommano colori che emergono dal fondo attraverso forme irregolari. “Strappati ad arte”, la forza di Mimmo Rotella stava in questo e grazie al suo estro è diventato un artista di portata internazionale. Già nel 1957, a meno di 40 anni, espone le sue opere nell’Institute of Contemporary Art di Londra: fu una delle prime mostre alle quali partecipò  il maestro del decollage nato nel centro storico di Catanzaro.

Calabrese di grande personalità ed estro Mimmo Rotella, che ci ha lasciati nel 2013. Il regista Mimmo Calopresti – autore del film su Rotella (nel quale il maestro è anche attore) "L’ora della lucertola" – parlando dell’artista dice: "Quando parlo di lui parlo sempre con gioia. Una vita superficiale, quella di Rotella. Sempre sulla superficie: ma questa superficie mi piace, colorata... Mi trasmetteva un grande entusiasmo, voleva essere rappresentato. Bisogna essere capaci di rappresentarsi', mi diceva il maestro durante le riprese del film. Attraverso la sua fisicità, la sua persona, raccontava quella che chiamava la grande Magna Grecia".


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Con una intesa tra la città di Catanzaro e la Fondazione Rotella è nato alcuni anni fa il progetto denominato “La Città di Rotella”, con il quale si vuole valorizzare l’identità cittadina e il radicamento artistico del maestro. All’interno di piazza Rotella (a lato di piazza Matteotti) sono stati disegnati, a cura dell’Accademia di belle arti, dei pregevoli lavori di decorazione dei marciapiedi in omaggio ai decollage di Rotella. Si tratta di quattro riproduzioni di celebri opere: L’assalto, La Tigre, Cleopatra e Marilyn.

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Il progetto ha dato dei segnali positivi, come la trasformazione della casa dove è nato Mimmo Rotella in un museo chiamato “Casa della memoria”, inaugurato nel 2005 nel centro storico della città, che espone alcune sue opere. La creazione della Fondazione e la trasformazione della abitazione di Rotella in una casa-museo sono state fortemente volute dal maestro della pop art italiana. Peccato che il museo non sia aperto, almeno fino a settembre e quindi – forse per le restrizioni antiCovid – non può ospitare visitatori e turisti.

In una lettera aperta ai calabresi Rotella scrive: "Alla Fondazione, e quindi a tutti i Calabresi, offrirò alcune delle mie opere più significative, che dovranno essere esposte in uno spazio dignitoso […]. La mia idea, per il futuro della Fondazione, è legata ad una visione culturale ampia di confronto e dibattito e non alla costituzione di una scatola chiusa, riservata a pochi, che non avrebbe senso e finirebbe con lo svuotare di significato la mia stessa concezione dell’arte e della vita".

 

*PAOLO VELTRI (Giornalista pubblicista, laureato in Relazioni internazionali all'Università della Calabria, si occupa, attraverso riviste, testate giornalistiche e una trasmissione radiofonica, di temi culturali e problemi legati allo sviluppo sociale ed economico della Calabria. Collaboratore di Bottega editoriale in qualità di addetto alle comunicazioni media al Salone internazionale del libro a Torino nel 2014 e 2016, presso Lingotto Fiere. Ha ricoperto il ruolo di addetto marketing e comunicazione per il progetto "Villa Rendano" a Cosenza. Dal 2016 è addetto stampa del Festival leggere&scrivere, organizzato dal Sistema bibliotecario di Vibo Valentia. Da gennaio 2017 è consulente autonomo nell'ambito della comunicazione istituzionale)


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