BACKSTAGE - 6) Parliamo di Morgan, alias Marco Castoldi

di ANTONIO SILVA*


Morgan. Chi è? 

Vorrei poter dire che conosco Morgan.

Ma non è così. Della sua vita privata conosco solo quel poco che si trova sui diversi siti che parlano di lui.

So che c’è stato un padre che lo ha severamente condizionato negli studi musicali, poi morto suicida, del quale conserva ricordi dolorosi.

So che ha una madre – che ho conosciuto personalmente - , maestra di scuola elementare che lo adora e con la quale ha un rapporto di grande affetto.

So che c’è una sorella, che ha pochi anni più di lui, laureata in filosofia, musicista e poetessa. Che, come musicista, ha collaborato con lui.

I miei “so” si fermano qui.


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(Morgan con Antonio Silva)


Vorrei poter dire che sono amico di Morgan.

Ma non so a che profondità arrivi questa amicizia.

In realtà io vedo in lui quasi un figlio: ha 26 anni meno di me.

Non so cosa lui veda in me.

Però succedono cose strane. Capita che, di notte, lui si metta al pianoforte, suoni delle cose e poi me le manda su WhatsApp. L’ultima volta – qualche mese fa – era Bach: la Suite inglese in la minore BWV 807.

Quando è successo il disastro del sequestro, messa all’asta e vendita della casa si è inalberato, e voi capite l’eufemismo.

Io mi sono trovato lì – con pochi suoi amici -, la mattina dello sgombero coatto, ad occupare quella casa. Che, alla mia età, occupare case fa anche ridere. Ma forse è amicizia.

Sbattuto fuori, ha lanciato una petizione, nel tentativo di rientrarne in possesso. Petizione che ha suscitato reazioni differenti, anche in conseguenza di un travisamento del significato di quella richiesta. Tipo: ci sono artisti ben più meritevoli e con vizi meno costosi, che non hanno avuto alcuna sponda e sono finiti con le pezze al culo senza piangere miseria.

Chi ha saputo mettere a fuoco esattamente la questione è stato Sergio StaIno:

“L'appello chiede di riconoscere all'abitazione di Morgan il valore di laboratorio artistico, alla pari di qualunque piccola azienda od officina. La legge garantisce a chi è colpito da condanne per insolvenza di mantenere l'uso degli spazi lavorativi e degli strumenti correlati. Norma tendente a far sì che il condannato non solo possa continuare a vivere del suo lavoro ma possa anche nel tempo ripagare il debito accumulato. Tutto qui. I ricavati dalle sue opere, dai suoi concerti, dalle sue trasmissioni televisive vengano pure taglieggiati secondo la legge per ripagare il debito contratto ma non togliamogli la possibilità di continuare a lavorare e creare”.

Conosco Marco Castoldi, lui sì. E so che questa vicenda continua ad angustiarlo e a tormentarlo in maniera drammatica.


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(Morgan con Manuel Agnelli)

Vi faccio leggere cosa mi ha scritto, quando successe il fatto.

“Con tristezza devo constatare di non essere amato, di essere molto attaccato e di essere costantemente senza tregua, da quando ho iniziato a dire cose da uomo libero, gravemente privato di diritti. La casa è l’ultima trovata dei boia, ne verranno altre. Il punto è questo: io sono una risorsa per tanti motivi. Ad esempio sono colto ma sono cazzone, ho capacità di relazionarmi con fascisti e comunisti, essere il più grande esperto di Luigi Tenco e intervistare i Duran Duran, studiare matematica e fare piano bar. Io ho tanto successo, tantissimo nella tivù spazzatura dove porto sonetti di Petrarca quando vedo che quegli idioti sanno solo creare del vuoto di senso. Io non penso di essere Pasolini, dico solo di essere Marco Castoldi. Chiamatemi come cazzo volete, ma è possibile che i miei denigratori siano così

1 privi di pietà

2 privi di generosità

3 privi di modernità

4 pieni di soldi probabilmente?

Il problema è molto grave. E nessuno , a parte voi[1] e un paio d’altri, hanno capito. Qui è in corso da anni una guerra all’uomo. È sempre stato così. Cambiano i metodi. Ma l’assetto è: tutto il sistema contro un uomo solo. E sono trent’anni che non riescono a buttarmi giù. Coglioni . Ma come possono affermare che ci siano molti artisti più meritevoli? Ma me li vogliono nominare? Ma secondo loro chi ha portato Carmelo bene a MTV, prodotto Battiato a vent’anni, studiato con Umberto Eco e scritto le hit dei Subsonica, pubblicato poesia vendendo 40000 volumi in edicola, portando i Bluvertigo a vincere il premio come miglior gruppo europeo e scritto quella che è detta la più bella canzone italiana del nuovo millennio?[2] Ne conoscete tanti? Che hanno detto a Berlusconi che era l’assenza della cultura? In faccia! Ne conoscete tanti? Ah dimenticavo: intanto mi sono scopato tutte le attrici più fighe del mondo. Compresa Winona Ryder, Rosanna Arquette, Bai Ling, Valentina Cervi....con un padre suicida a sedici anni? Ma lo sanno che io a sedici anni facevo il classico e il conservatorio ma col piano bar ho mantenuto mia madre e mia sorella?

Vogliamo continuare a dire i miei meriti artistici ? Direi che non è il caso. Ma è di un uomo che bisogna aver pietà! E non ce l’ha nessuno. Nessuno. Sapete che vivo in uno sgabuzzino tra i cinesi? Sapete che tra tutti i nostri amici pezzi di merda miliardari con venti case nessuno ha mosso un dito per me? Mi ha mai rivolto un invito? Ma rendetevi conto cosa sto passando. E sapete cosa faccio? Leggo Cervantes e Feuerbach. Sto bello dritto. Scrivo, scrivo. E piango . Ma non mi faccio vedere”.

Questo è il Marco Castoldi che conosco.

Folle, guascone, con un io ipertrofico. Ma geniale.

E, forse, amico mio.

 

[1] Riferimento a Sergio Staino e agli amici del Tenco che, a suo tempo, hanno firmato la petizione per fargli riavere la casa.

[2] Allusione al fatto che nel novembre 2018 la rivista musicale Rolling Stone ha conferito il titolo di “miglior canzone italiana del millennio” al brano “Altrove” di cui Morgan è autore della musica e del testo.


 

*ANTONIO SILVA (Ha insegnato storia e filosofia in diversi licei di Milano e provincia per quindici anni. Poi, per altri trenta, è stato Preside di licei classici e scientifici in Milano e provincia. Ha collaborato con diverse testate giornalistiche - La Repubblica, il Sole 24 ore - discutendo i problemi della scuola italiana. Con un nom de plume ha gestito la rubrica "Il Giudizio Universale” sul settimanale di resistenza umana "Cuore". Dal 1976 è lo "storico" presentatore della "Rassegna della canzone d'autore - Premio Tenco", che si svolge ogni anno a Sanremo)

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