A passeggio con Caterina Appiani

di JANNA CARIOLI*

(testo dell'audioguida su Caterina Appiani, isola d'Elba)


"Ciao

sono Caterina della famiglia Appiani, signori di Piombino, Pianosa e Montecristo.

Io e te non ci siamo mai incontrati di persona. Per forza, sono nata nel 1403!

Però io Marciana la conosco bene, perché ci venivo durante l’estate con mia madre, Donna Paola Colonna. Abitavamo nella casa con le colonne che si trova in fondo alla strada che porta il nome degli Appiani.

Anche se sono una principessa, con i miei fratelli Jacopo e Violante, giocavo per le stradine del paese assieme agli altri bambini, proprio come fai tu.

Sai, che anche se sono passati tanti secoli, Marciana è uguale a quando la frequentavo io?... beh, non proprio uguale, ma quasi.

Se ci diamo appuntamento alla “Porta di Lorena”, ti faccio fare un giro e ti racconto com’era la vita nel 1415.

Intanto, questa grande porta di notte veniva chiusa da un pesantissimo portone di legno e attorno al paese c’erano le mura di difesa. Più di una volta all’Elba sono arrivati i pirati!

Salendo la scalinata si arriva a Piazza di Gogna. Sai cosa vuol dire “gogna”?

Era una punizione. Se c’era qualcuno che rubava, truffava, o commetteva altri reati, in attesa del giudizio, gli mettevano una catena al collo e la fissavano a una colonna. Se alzi lo sguardo, vedrai che murata nella pietra, c’è ancora una parte di quella colonna! E la gente che passava poteva insultare il prigioniero, sputargli addosso, insomma, prendersela con lui. Si diceva: “mettere alla gogna”. Strano, vero?

Se saliamo un’altra scalinata e giriamo a sinistra, in fondo alla stradina, troviamo la cappella di Sant’Agapito. La fece costruire mia mamma, per ricordare suo padre, che si chiamava proprio come il santo.

È proprio per ricordare lui che ogni anno, il 18 agosto, si fa un palio qui in paese. Accanto alla cappella c’è un’altra delle porte che permettevano di entrare a Marciana. E la “Porta di Donna Paola”.

Se saliamo un’altra scala e arriviamo alla fine della strada che ora voi chiamate via del Giardino, possiamo entrare nella Zecca. La Zecca è il luogo in cui si producono le monete. Già, perché noi Appiani, essendo principi, potevamo coniare delle monete nostre, che valevano in tutto il territorio governato da mia madre.

Sai che teoricamente, Donna Paola non avrebbe potuto governare? Mio padre Gherardo, nel testamento, aveva scritto che dovevano farlo solo i maschi di famiglia! Ma sai cosa ti dico? Che noi donne Appiani siamo sempre state persone di carattere e mia madre ha governato bene.

Se saliamo ancora un po’ verso la Fortezza, arriviamo alla cappella di San Liborio.

A pochi passi c’è il Museo Civico Archeologico di Marciana. Sembra di entrare in una casa, vero? Lì è raccontata la storia di secoli.

Se guardi con attenzione i pezzi che sono in mostra, rivelano una notizia fantastica: si scopre che su Monte Capanne, già all’età della pietra, ci abitavano delle persone. Ci pensi? Potresti trovarti di fronte alla punta di una freccia costruita da un uomo più di 200.000 anni fa! E poi ci sono le tracce degli etruschi, attraverso i loro vasi di bucchero, degli antichi romani che trasportavano sulle navi olio e vino dentro le anfore… Insomma, da dei piccoli frammenti di pietra, di metallo, di terracotta, si conosce la storia di chi viveva all’Elba prima di noi.

Ecco, ora siamo praticamente arrivati in cima, alla Fortezza Pisana.

Sai che quando c’era pericolo di invasioni da parte di qualche nemico, mia madre, Donna Paola, diceva a tutta la gente di Marciana di rifugiarsi qui dentro per mettersi in salvo? E tutti arrivavano, con i figli, gli animali, i viveri… La fortezza era così robusta che scoraggiava gli assalitori!

Possiamo entrarci anche noi e metterci al sicuro, così se per caso arrivano i pirati dal mare, io, Principessa Caterina Appiani, ti difenderò!

Ah, dici che in questo tuo tempo i pirati non arrivano più?

Però possiamo sempre fare finta e giocare! Sarà molto divertente!"


*JANNA CARIOLI (Vive a Bologna. Il suo lavoro di scrittrice si divide fra televisione e libri per ragazzi. Per la Tv è fra gli autori di amatissimi programmi per bambini come “La Melevisione” e “Bumbi”. Insegna sceneggiatura a “Bottega Finzioni”)


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