Un Giro fra mille pensieri, aspetteremo i ciclisti con una gioia da bambini

di ANDREA SATTA*

Parte il Giro d’Italia, nella stagione più difficile dal dopoguerra, in mezzo alle macerie del dolore e mille pensieri. La guerra non è finita, lei striscia e impone che si vada avanti. Il nemico è sgusciante e non siamo più abituati ad attendere la pace. Dobbiamo produrre per dimenticare. Ci muoveremo in ordine sparso, ognuno per sé, mugugnando contro tutti, immaginando complotti, piangendo i morti. 

In questo scenario una bicicletta che va è una cometa nel buio dell’inverno o il cielo appena chiaro dopo una notte di tempesta e le nuvole rintanate in un angolo cattivo dell’orizzonte. Sulle balze verdi del Giro di maggio sarà bellissimo aspettare i ciclisti come da bambini. Sarà acqua fresca sulla spiaggia infuocata, pane di forno la domenica mattina. Saremo lì, in ordine sparso, la manina nella mano di papà. Io, papà, avrò la manina di Gea, dieci anni, la mia piccola. La porterò sulla strada che da Celano sale ad Ovindoli e all’ Altopiano delle Rocche. L’ho fatta domenica scorsa in bici e così mi sembrerà di partire per la corsa pure a me. 

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Non ci sono Coppi e Bartali al via come nel dopoguerra a distrarre gli italiani, non guelfi e ghibellini, non cattolici e comunisti, il Paese non è più diviso come allora, è frammentato. Volevano trasformare la Patria in Europa, ma anche quello è un vestito che ci appartiene poco. Fra i colori potremmo trovare in maglia rosa Filippo Ganna già dal primo giorno, nelle crono è il migliore. Poi l’altr’anno ad un certo punto Joao Almeyda ha resistito da leader per mezzo Giro. E chi lo conosceva Almeyda? Ma pur da carneade, il portoghese era più forte di tutti i nostri.

Noi abbiamo ancora la classe di Nibali che, per quanto in là con gli anni, se stesse bene (ma non sta bene: è caduto e si è fratturato l’ulna), potrebbe essere un brutto cliente. Se Valverde a quarant’anni se la batte con i migliori nelle Classiche del Nord perché Vincenzo non può dare a tutti filo da torcere al Giro? 

Fra i primi i dieci in classifica generale ci restano speranze per Ciccone e Masnada, chissà. Poi solo stranieri, Remco Evenepoel, il ventenne belga che lo scorso anno all’ultimo non ha corso, Jai Hindley, il piccolo australiano che ha sorpreso tutti sulle salite vere della scorsa edizione, Miki Landa, uno di quei baschi che trovi sempre nei tornanti più epici, Egan Bernal, il colombiano più forte: lui e Simon Yates, i veri favoriti.

Di contorno, ecco il tedesco Emmanuel Buchman, l’olandese stagionato Mollema, quasi un formaggio pregiato alla corte di Nibali, il lungagnone inglese Hugh Carty, lo spagnolo Marc Soler che sembra sempre che vada, ma per davvero non fiorisce mai, il neozelandese George Bennet; tutta gente che starà, sfortuna a parte, nei dieci della generale. E sarà questa anche la sporca dozzina nell’epos delle grandi montagne. Certo, sprinterà a sorpresa qualcuno cui non abbiamo pensato, un gradito bucaneve di mille colori, succede spesso e questo è bello. 

Nel ciclismo si applaude il coraggio e la fatica molto più di ogni altro valore. Esiste il sorriso per il rivale perché a questi ragazzi, stretti nelle tutine delle mille scritte, magri, nel freddo e nell’acqua, a queste libellule fiondate nel vento e avvolte nella neve, non si può che voler molto, molto bene.

(immagini dal sito giroditalia.it)


*ANDREA SATTA (Cantautore, scrittore e voce dei Têtes de Bois, ogni giorno fa il pediatra nella periferia romana. A 8 anni viene selezionato per lo Zecchino d’Oro, ma la sobrietà familiare fa naufragare il progetto. Ripiega sul ciclismo, la geografia, la medicina. Nel 1992 fonda i Têtes de Bois. Tra i principali eventi ideati e in cui ha svolto il ruolo di direttore artistico “narrante”: il “Palco a Pedali”, “Stradarolo”, “Mamme Narranti”. Con i Têtes de Bois è stato premiato con la Targa Tenco 2002 (come interprete) con “Ferré, l’amore e la rivolta”, nel 2007 con “Avanti Pop”, e nel 2015 con “Extra”. Ha scritto I riciclisti , Ci sarà una volta, Officina millegiri, Mamma quante storie!, Pise e Pata) 


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