di GABRIELLA DI LELLIO* Conosco bene la proprietaria di Case della Posta a santo Stefano di Sessanio: Amalia Cardelli, un’ex insegnante di lingua inglese con la quale negli anni ‘80 condividevo il pendolarismo giornaliero da L’Aquila ad Amatrice. Amalia è nata a Santo Stefano e ha ereditato l’intero edificio dalla zia Delizia, alla quale era molto legata. La casa ha sempre avuto una vocazione turistica perché sua zia, fin dagli anni ‘30, cucinava per i passanti occasionali ed affittava le stanze alle persone che venivano a lavorare in paese: il maestro, il medico, il veterinario. In questo modo poté permettersi un paio di vacanze l’anno e l’acquisto di terreno su cui costruì una stalla, una zona letto ed una cucina, ampliando la proprietà originaria. Oggi è Amalia che si occupa dell'ospitalità. Dopo il terremoto del 2009 ha messo a posto la casa con i fondi europei concessi per la ristrutturazione, ma vincolati alle attività turistiche. Dalla necessità sono nati una nuova passione, un lavoro ed una ricchezza.

(Amalia Cardelli) Da primavera fino a luglio arrivano alle Case della Posta i nord europei, soprattutto inglesi, ma anche australiani, americani, canadesi, cinesi e giapponesi. Da luglio ad inizio di ottobre arrivano gli italiani. Gli stranieri provenienti da oltreoceano sono curiosi dei “nativi”, come chiamano i locali, di come vivono su questi monti, cosa mangiano e come cucinano. Amalia ha imparato a cucinare dalla zia Delizia, una donna modesta ma intraprendente e brava in cucina. Quando alcuni ospiti americani l’hanno vista preparare fettuccine, ragù, lenticchie e polpette del pastore, che utilizzano il pecorino “canestrato” di Castel del Monte al posto della carne, sono andati in visibilio e l’hanno invitata a cucinare per loro a Boston. E’ così che Amalia si è ritrovata a preparare banchetti “alla zia Delizia” per gli amministratori del Massachusetts Institute for Technology (MIT). i link: http://www.lecasedellaposta.it https://www.facebook.com/Le-Case-della-Posta-191591250934174 *GABRIELLA DI LELLIO (Sono aquilana e sorella minore di nascita. Mi sento ottimamente a Roma e meno a L' Aquila dal terremoto del 2009. Ho insegnato lingua e letteratura inglese nel Liceo Scientifico della mia città. Sono maestra di sci perché amante della montagna e della neve. Mi piace la fotografia analogica in bianco e nero, che ho ripreso a fare dopo trent'anni e a cui intendo dedicare il mio tempo. Sono cresciuta nella FGCI e nel PCI fino alla “deriva occhettiana")
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