RECENSIONE - Andare per la linea Gotica, un viaggio della memoria e della guerra

di FABIO ZANCHI*

(immagini dal volume, copyright Il Mulino)


Da Marina di Massa, ai piedi delle Apuane, a Pesaro, sul versante adriatico, ci sono 320 chilometri. Lungo quella direttrice, che taglia in due l’Italia oltrepassando l’Appennino, fu costruita la Linea Gotica, il sistema difensivo tedesco che dal luglio 1944 all’aprile del 1945 rallentò la marcia degli Alleati verso la pianura Padana. Quei 320 chilometri fortificati furono teatro di aspri combattimenti e di stragi efferate da parte dei nazifascisti, che infierirono sulla popolazione civile. A distanza di anni la memoria di quegli avvenimenti non si affievolisce. Al contrario, è alimentata da una ricca pubblicistica che aiuta a ricordare.


libro 1JPG


L’ultimo libro dedicato alla Linea Gotica, edito dal Mulino, è quello di Andrea Santangelo, archeologo e storico militare. “Andare per la Linea Gotica” in 160 pagine ne disegna l’intero percorso, da Rimini a Marzabotto, Monte Sole e Sant’Anna di Stazzema, con capitoli dedicati alle tappe di Ravenna, al corso del Po, a Bologna e al settore centrale della Gotica, alla Garfagnana e alle Apuane. Il racconto di Santangelo è molto accurato e ricco di dati sulle forze in campo in quei nove mesi di sangue. 


santernoJPG


Non mancano alcuni particolari che alleggeriscono il quadro. Per esempio, c’è un flash su una vecchietta che, nel pieno della battaglia tra tedeschi e inglesi nelle colline romagnole, sopraffatta dalla fame riemerge dal suo nascondiglio. Guardati gli uni e gli altri che per lo stupore avevano smesso di spararsi, disse loro: “Ste bon, burdèl, ch’av fasì mel” (state buoni, ragazzi, che vi fate male). Un altro sorriso lo strappa la vicenda di quel carro armato Sherman che, capitato in un cratere di una bomba nei pressi del fiume Reno, è stato inghiottito dalla melassa di uno zuccherificio: l’equipaggio fece appena in tempo a uscire dalla torretta e a mettersi in salvo.

schizziJPG


Resta, in tutta la sua drammaticità, un dato: “L’offensiva contro la Linea Gotica - scrive Santangelo -  fu uno dei maggiori fatti d’arme di tutta la Seconda guerra mondiale”. A rendere ancor più pesante il bilancio dello scontro armato tra nazifascisti da un lato e Alleati e partigiani dall’altro, furono le stragi consumate contro la popolazione civile. A queste vengono dedicate pagine arricchite da testimonianze dei pochi superstiti.


leggi anche:    RECUPERARE LA LINEA GOTICA   di STEFANO ARDITO



 È il caso dell’eccidio di Sant’Anna di Stazzema del 12 agosto 1944: in quel mattino “di un azzurro splendente” le Ss del 35° reggimento della 16^ Panzergrenadier Division guidate sul luogo da fascisti della brigata nera di Lucca sterminarono 560 persone, tra cui 130 bambini. Da leggere le parole di Enio Mancini, uno dei superstiti che a quel tempo aveva sei anni, e quelle di Lina Antonucci, che allora aveva 9 anni.


guida GoticaJPG

("Andare per la linea Gotica"  di Andrea Santangelo    ed. Il Mulino   pagg. 160    euro 12)


Anche per quei loro ricordi, e per le numerose altre testimonianze raccolte, il libro di Santangelo è prezioso: perché riesce a dare qualche ragione in più per visitare quei luoghi e non dimenticare.



*FABIO ZANCHI (Da piccolo guidava trattori e mietitrebbie. Da giornalista, prima all’Unità e poi a Repubblica, ha guidato qualche redazione. Per non annoiarsi si è anche inventato, con Nando dalla Chiesa e altri spericolati, il Controfestival di Sanremo, a Mantova)

clicca qui per mettere un like sulla nostra pagina Facebook
clicca qui per rilanciare i nostri racconti su Twitter
clicca qui per consultarci su Linkedin
clicca qui per guardarci su Instagram